Top ten--top ten ovunque. Today è il turno di una lista simpaticissima, che tratta dei nostri autori preferiti, che siano di un solo genere, di diversi, che siano più di dieci o meno.
Personalmente ho diversi autori di cui apprezzo i lavori e cercarne alcuni che ritengo essere i miei preferiti è... beh, difficile. Motivo per cui questa lista (perché i nomi non saranno in ordine da classifica!) è divisa in due parte: i primi cinque autori sono quelli che vi posso assicurare siano i miei preferiti. I tre in più (per un totale quindi di otto e non dieci) sono alcuni nomi candidati a entrare nella rosa, che per adesso sto leggendo con viscerale passione.
1. Suzanne Collins, autrice della saga degli Hunger Games a cui ho votato la mia fedeltà dopo la lettura, ormai diversi anni fa, di Mockingjay (Il Canto della Rivolta).
2. George R. R. Martin, autore delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco (note da chi segue solo la serie tv come Game of Thrones).
Oh, Georgino... SCRIVI.
3. Maggie Stiefvater, autrice di Shiver, dei Raven Boys, della Corsa delle Onde... Di tanti romanzi meravigliosi!
4. Rick Riordan, autore di Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo. Uno dei migliori scrittori per ragazzi!
5. J. K. Rowling, autrice di Harry Potter. Ovviamente ha un posto nella classifica in quanto una delle autrici che mi ha introdotto al mondo dei libri.
Dalla sesta posizione in poi sono autori che sono sulla buona strada per entrare tra i miei preferiti. Quali sono?
6. Marissa Meyer, autrice delle Cronache Lunari che sto leggendo proprio in questi giorni e sto adorando!
7. Sarah J. Maas, autrice del Trono di Ghiaccio (Throne of Glass).
8. Virginia De Winter, autrice italianissima di Black Friars, edito da Fazi Editore! Per adesso mi piace praticamente qualsiasi cosa scritta da lei.
Scrivo questo intervento il giorno dopo la visione cinematografica di un film che tanti aspettavano, me inclusa - il nuovo capitolo degli Hunger Games, Il Canto della Rivolta, trasposizione dell'omonimo romanzo conclusivo (titolo originale: Mockingjay), o per lo meno della prima parte del libro, approfondita per mano del regista Francis Lawrence.
Mockingjay, Il Canto della Rivolta, "Hunger Games 3"... Comunque vogliate chiamarlo (anche se è meglio evitare l'ultimo "appellativo" quando parlate con un lettore accanito della saga), è da anni ormai uno dei romanzi per ragazzi più belli che abbia mai letto. Entrato nella mia libreria quando ancora frequentavo i banchi del liceo, è adesso una pietra miliare della mia collezione cartacea, l'unico romanzo della saga degli Hunger Games che non sono riuscita a recensire su questo blog e, probabilmente, mai recensirò. È stato un libro che mi ha aperto gli occhi, lasciandomi estremamente scossa, tornando alla vita di tutti i giorni dalla lettura senza capire come potessi farlo. Come si torna alla realtà dopo un romanzo capace di parlarti così? La risposta è arrivata dopo un bel po' di tempo, dopo mesi in cui la mia mente continuava a tornare lì finché, alla fine, non sono riuscita a mettermi il cuore in pace.
Nonostante questo, Mockingjay rimane una delle esperienze di lettura più intense che abbia mai vissuto, motivo per cui la riuscita di un film come Il Canto della Rivolta - Parte 1, era una delle note dolenti che avevo paura potessero colpire la terza trasposizione dei romanzi della Collins a cura della Lionsgate e il regista Francis Lawrence. È con il cuore in mano che sono entrata ieri sera al cinema, con l'anticipazione a cui ormai sono abituata, sperando di assistere all'inizio della fine nel migliore dei modi.
E non sono rimasta delusa.
1. L'essenza del libro sopravvive.
Mockingjay è stato più volte accusato da diversi lettori di una serie di punti deboli che si ricollegano tutti al contrasto in negativo che risalta dal tono della storia dei romanzi a esso precedenti e quello del terzo volume.
Il romanzo de Il Canto della Rivolta si spreca in pochi momenti "comici", è un continuo vivere le ansie e paure di Katniss, è la guerra nella sua accezione peggiore - e ci viene mostrata dagli occhi di una giovane ragazza che viene usata da dei ribelli per ottenere una così detta libertà, per sconfiggere il male, per rivendicare i loro diritti. Il tutto in pagine che si spera il lettore osservi con criticità, ponendosi la domanda: esiste davvero il bianco e il nero? Perché tutto, in Mockingjay, è sfocato.
Dopo aver visto i primi due film degli Hunger Games che, per carità, erano e rimangono delle ottime trasposizioni... Devo ammettere di avere avuto paura che l'amarezza provata leggendo il terzo romanzo non fosse rappresentabile con successo sul grande schermo. Per fortuna, però, mi sbagliavo, perché a parte alcune scene in cui si è imposta la necessità di rendere il tutto meno drammatico dell'atmosfera del romanzo (che per un film avrebbe potuto non essere la strada più adatta), ho apprezzato molto la capacità delle scene di colpire lo spettatore, con simboli visivi molto forti e una narrazione che non ha lasciato un attimo di pace. Lawrence è riuscito a farmi domandare perché gli spettatori intorno a me non avesse le reazioni adeguate alla storia... Erano davvero così poco coinvolti, intellettualmente? Mi chiedo, la maggior parte di noi farebbe piuttosto finta di non vedere una ragazza la cui sofferenza viene usata per fomentare una ribellione? Gli innocenti che vengono sacrificati in nome della pace, la tristezza di Katniss che risalta piena di amarezza tra gli applausi del Distretto 13 quando la sua Presidente mostra i video di propaganda, estremamente ben curati, d'intrattenimento, ma girati sul sangue di bambini? E le persone che, intorno a noi, commentano il bel faccino di Gale, il triangolo d'amore che non è l'obiettivo di questo film.
I miei complimenti al regista per essere riuscito a trasmettermi queste sensazioni e pensieri, e come a me sicuramente a qualcun altro lì, in quella sala. Il pensiero che forse l'intenzione della Collins, in quel romanzo, non sia andata in fumo ma persista grazie alla comprensione eccellente da parte di tutti coloro i quali hanno lavorato a questo film.
2. Le citazioni, per i più fedeli.
Anche per i fan più accaniti non mancano i richiami al primo amore. Tra la fantastica interpretazione di Jennifer Lawrence nella scena di "se bruciamo, voi bruciate con noi", e la sfida propagandistica tra il Presidente Snow e il Distretto 13, c'è solo da divertirsi alla ricerca di occhiolini lanciati verso noi lettori.
Unica pecca? Nel romanzo, quando Katniss propone i suoi ultimatum alla Presidente Coin, uno su tutti risalta e fa rabbrividire soprattutto per via dei risvolti futuri della storia: "Un'ultima cosa: Snow lo uccido io."
3. The Hanging Tree.
C'è, miei lettori. C'è. La canzone dell'Albero dell'Impiccato c'è ed è bella come l'avevo immaginata, con dei forti richiami ad alcune delle versioni più belle che si potessero ascoltare su youtube.
Se siete interessati, però, vi lascio qui sopra quella che ormai per me è diventata la "versione originale". Al cinema continuavo a cercare di canticchiarla invano, abituata come sono a sentire quella, ma presto mi procurerò anche la versione "ufficiale" composta per il film.
4. Peeta Mellark.
È strano come pur essendo stato poco presente in questa trasposizione, Peeta sia riuscito a rimanere impresso nello spettatore con una recitazione semplicemente fantastica da parte di Josh Hutcherson. La purezza del personaggio, infatti, l'unica ancora al bene che risalta nei libri, insieme con la sorellina Prim, nella prima parte de Il Canto della Rivolta inizia la sua discesa per colpa di quel mondo che sta lentamente ma inesorabilmente macchiando la tutto ciò che di giusto c'è nella vita di Katniss.
Dodici è un bel numero, non trovate? E oggi è proprio il dodicesimo giorno della challenge Libri e Letteratura, con cui ormai mi diletto ogni tanto, tra un giorno di relax (ma anche no) e un altro. Vi siete persi gli appuntamenti precedenti? Li potete trovare nel solito recap, qui: --> clicca qui! <--
12. I tuoi autori preferiti
Oggi si parla di coloro i quali i libri li scrivono e, in particolari, di quelli che più amiamo. La scelta è stata dura (almeno per me), perché tra tutti quegli scrittori come Lauren Oliver, J. K. Rowling e company, ne ho scelti giusto tre. Chi, vi starete chiedendo...?
1. George R. R Martin
Essendo ormai la mia una vera ossessione (per cui devo ringraziare come al solito la Donna - Nym), non potevo non citare Martin tra i miei autori preferiti. Lui e le sue Cronache del Ghiaccio e del Fuoco sono ormai costantemente nella mia testa. È qualcosa di indelebile.
I love you, George. Te e tutte le tue manie omicida.
2. Suzanne Collins
Lei... Lei! Come potevo non inserire la Collins? Creatrice degli Hunger Games, mi ha tolto così tante lacrime che potrei averci riempito un fiume. Mockingjay, poi, è tutt'oggi uno dei miei libri preferiti!
Nota: Mockingjay è stato pubblicato in Italia con il nome di Il canto della rivolta.
Suzanne, Suzanne, Suzanne... Torna dopo qualche tempo Suzanne Collins, e come potevo non segnalarvelo? "Gregor - La profezia segreta" è il quarto romanzo della saga di Gregor, pubblicata dalla Mondadori per la prima volta nel nostro Paese. I romanzi che compongono la serie sono cinque, quindi siamo arrivati al penultimo! Ricordo inoltre che questa sia una serie middle-grade, per ragazzi, ma adatta a tutti i fan della Collins.
Scommetto che già dal titolo di questo intervento avete capito di cosa si tratta.
Beh, sì. Proprio ieri sera sono andava a vedere Catching Fire al cinema, La Ragazza di Fuoco, con il cuore in mano e l'anima già devota all'autrice Suzanne Collins.
Vi dirò, le mie aspettative erano buone: avevo visto The Hunger Games (#1) e sapevo che, nei limiti, la Lionsgate era rimasta fedele sin dal principio al romanzo. Avevo anche sentito voci entusiaste di chi si era già precipitato a vedere l'adattamento, ma la maggior parte di queste persone non aveva in precedenza letto il libro, da cui il mio scetticismo.
La verità? È che Catching Fire è stato perfetto e, in questo post, vi darò le mie 10 buone ragioni per fiondarvi a vederlo... e per cui i libri sono comunque sempre una spanna sopra.
Possibili, minuscoli spoiler sul film e spoiler sui libri (cercherò di contenermi sul terzo).
La Lionsgate si è impegnata.
Grazie al fatturato del primo film, i nostri eroi si sono potuti permettere un investimento bello grosso per questo sequel, e si vede. Dai costumi agli effetti speciali (che già trovai ottimi nel primo) fino alla trama, la Lionsgate soddisfa le aspettative - i ricavi in giro per il mondo si sono duplicati (e anche più, in alcuni Paesi), e i record non sono mancati (ha abbattuto il box office durante il Thanksgiving in America, tanto per dirne una!), portando le mie aspettative per Mockingjay, Il Canto della Rivolta, alle stelle.
Sarà meraviglioso.
La trama è fedele al libro (nei limiti)
Molte volte quando si dice questa frase i lettori compulsivi si aspettano di tutto (solo noi possiamo capire gli orrori in film come Percy Jackson e il ladro di fulmini o L'Ospite, vero?), ma nel caso di Catching Fire potete tirare un sospiro di sollievo! Certo, non è stato possibile inserire proprio tutto, e alcune cose si possono sentire solo se si è nella mente di Katniss:
“Peeta, perché non so mai quando hai un incubo?" dico.
"Non lo so. Non mi sveglio gridando o mi agito tra le lenzuola. Divento come... paralizzato dal terrore," risponde."Dovresti svegliarmi," gli dico, pensando a tutte le volte che interrompo il suo sonno, anche due o tre volte nelle notti peggiori. Penso al tempo che ci vuole per calmarmi.
"Non serve. Di solito i miei incubi sono su di te, sul perderti," dice. "Sto meglio quando mi accorgo che sei qui."
“Ma le Ghiandaie Imitatici non sono mai state un'arma," aveva detto Madge. "Sono solo uccelli canterini. Giusto?"
"Sì, penso," avevo risposto, Ma non è vero. Una Ghiandaia non è solo un uccello canterino. Una Ghiandaia Imitatrice (nota: un Mockingjay) è una creatura la cui esistenza la Capitale non aveva mai preso in considerazione. Non avevano immaginato che i loro super controllati Jabberjay (nota: uccelli da cui è nato il Mockingjay) si sarebbero adattati in un ambiente selvaggio, che si sarebbero riprodotti in una nuova forma. Non avevano anticipato il loro desiderio di vivere.
Sarà per il budget maggiore, ma la Lionsgate sembra proprio aver capito l'importanza di non modificare nulla. Farlo, nel caso di una saga come quella in questione, sarebbe stato un errore. I colpi di scena sono sempre e comunque all'ordine del giorno con una scrittrice come Suzanne Collins.
Cura nei minimi dettagli
Menzione d'onore: Francis Lawrence ha corretto l'errore in The Hunger Games, dove tutti facevano il simbolo delle tre dita con una mano a caso. Lui in questo sequel ha fatto in modo che venisse usata solo la mano sinistra. E IO TI AMO, FRANCIS.
Poi... Nel primo film mi era capitato di dover spiegare più volte a chi era con me cosa stesse accadendo e le motivazioni di alcuni personaggi (che altrimenti non avrebbero avuto la stessa importanza). Ora, sarò io troppo ossessionata da questi libri, ma penso che The Hunger Games fosse ambiguo in diversi punti, e penso anche che per chi non si fosse trovato in precedenza nei romanzi, nella mente stranamente contorta di Katniss (soprattutto andando avanti nella narrazione), non abbia capito completamente l'importanza di alcune sue azioni e reazioni.
In Catching Fire la cosa è stata in parte corretta e migliorata, grazie all'ausilio di alcune battute dette anche da personaggi esterni alla storia (è stata introdotto la nipotina di Snow, tanto per dirne una, che in alcune scene ha fatto la parte di "voce della ragione" mentre nel libro veniva semplicemente accennata alla fine dell'intera trilogia). È anche vero, però, che più procediamo, più la realtà agli occhi dei personaggi si fa confusa ed estranea. Questa è una di quelle piccole tematiche con cui la Collins gioca costantemente nei romanzi: "Realtà o illusione?", tutto sta lì, alla fine, in quella piccola frase che penso gli attori di cui dispone il cast possano aiutare a portare in vita. La Lionsgate ci sta provando e si vede, ma rimane molto difficile rendere al meglio la testa di una ragazza complicata come Katniss, senza poterne vedere i pensieri. Il talento di attori come la Lawrence aiuta, certo, ma il senso di vuoto che un libro come Il Canto della Rivolta, Mockingjay, ti dà, non è facile da portare sul grande schermo. Mi auguro di riuscire a vederlo e provarlo, però, perché è una delle cose che più ho amato nei romanzi.
Cari lettori, vi sono mancata? Ammetto di essere stata un po' assente negli ultimi tempi, ma non incolpate me: prendetevela con la sessione di esami. In ogni caso, da oggi torno finalmente in tutto il mio - si spera - splendore, a parlarvi di un romanzo che sarà a breve in libreria, e che credo possa interessare se non la maggior parte di voi, un buon numero!
Parliamo di Gregor - La prima profezia, di Suzanne Collins. Prima di presentarvelo vorrei però fare un appunto: ho sentito molti parlare di questa "nuova uscita", ma voi mi conoscete bene e io sono sempre qui a puntualizzare (voi mi amate così, vero?), per cui diciamo subito che quella de "La prima profezia" non sarà una pubblicazione poi così nuova, ma semplicemente una nuova edizione a cura della Mondadori (la precedente era della Sperling & Kupfer, qui per vederla, con il nome di Gregor e il regno semprebuio), che si spera concluderà la serie mai finita in Italia.
Titolo: Gregor - La prima profezia
Autore: Suzanne Collins
Editore: Mondadori
Pagine: 380
Prezzo: EUR 17,00
Pubblicazione: 29 Gennaio 2013
"Gregor, undici anni, occhi e capelli castani, è un normale ragazzino come tanti, all'inseguimento della pestifera sorellina Boots, finita per puro caso nel Mondo di Sotto. È un mondo incredibilmente abitato da esseri umani dalla pelle bianchissima e dagli occhi viola, che si sono anticamente rifugiati sottoterra per sfuggire a una persecuzione, e lì hanno creato un mondo parallelo, dove si vola in sella a pipistrelli giganti e si convive con scarafaggi e ratti bianchi... È giunto laggiù, Gregor scopre che anche suo padre, scomparso qualche tempo prima, è disperso proprio nel Mondo di Sotto. Si impegnerà a cercarlo, dopo essersi messo a capo di una spedizione improvvisata, formata dai più improbabili personaggi, con un'impresa che sembra realizzare le misteriose parole di un'antica profezia."
Dovete sapere che una delle cose che amo fare di più quando un libro mi appassiona particolarmente è trovare canzoni che, grazie a un testo o una melodia affine, riescono a ricordarmi la storia che tanto mi coinvolge anche quando non ho di fronte le parole dell'autrice/autore.
Le ascolto a ripetizione, le imparo a memoria--se già non le conosco--e inizio (soprattutto quando vado a far sport con l'ipod nelle orecchie) a girare vari cortometraggi mentali riguardanti il romanzo in questione--e non ditemi che non lo avete mai fatto, perché non ci credo. Insomma, la musica (qualsiasi genere, non facciamo distinzioni!) è una "valvola di sfogo" indispensabile per quando una storia riesce a coinvolgermi davvero, e proprio da questo, dopo aver notato come anche altre persone facciano esattamente come me, è nata Musica tra le Pagine!
In cosa consisterà questa rubrica?
Sceglierò un romanzo ogni settimana (tranne quando l'appuntamento dovesse slittare per qualsiasi motivo). Se particolarmente affascinante e coinvolgente, mi concentrerò sul libro che starò leggendo in quel momento, altrimenti ne sceglierò uno tra quelli già letti e che ho amato di più!
Per questa settimana partirò con la trilogia degli Hunger Games!
Titolo: I Will Not Bow
Band: Breaking Benjamin
"And I'll survive, paranoid
I have lost the will to change
And I'm not proud, cold-blooded fate
I will shut the world away"
I Will Not Bow è una canzone che amo e che mi carica tantissimo! Credo che come sonorità si adatti benissimo alla mia idea degli Hunger Games, senza parlare delle parole che, soprattutto per Catching Fire, sono perfette. Consiglio anche di sentire qualcos'altro dei BB, anche se non inserirò nulla qui perché potrebbero tornare a farci compagnia nelle prossime puntate!
"I may have failed, but I have loved you from the start
But hold you breath
because tonight will be the night
that i will fall for you over again
Don't make me change my mind"
Si, anche io ho sospirato allegramente tra le pagine degli Hunger Games e, tra tutte, Fall For You è stata una delle canzoni più belle, insieme con quella che segue, che la mia immaginazione abbia potuto sfruttare (con Peeta di contorno, potete immaginare...)!
Ideata da The Broke and the Brookish, ogni martedì i partecipanti di Top Ten Tuesday dovranno stilare una lista sempre diversa di dieci risposte al quesito della settimana! Ovviamente siete invitati tutti a partecipare condividendo le vostre classifiche nei vostri blog o lasciando un commento qui sotto!!
Il tema di oggi è "gli autori che vorremo vedere partecipare a un reality show"!
Visto che, quando posso e ne ho i mezzi, sono generalmente una persona sadica, cercherò di non andarci leggera.
1. Lauren Kate, autrice della saga Fallen - Manderei la Kate sull'Isola dei Famosi, possibilmente da sola e con una ciotola di riso al giorno. Magari così espia le sue colpe, toh.
2. Richelle Mead, autrice dell'Accademia dei vampiri - La Mead ce la vedrei bene nella casa del Grande Fratello, con penna, blocchetto appunti e un pc portatile per scrivere i seguiti della saga Bloodlines, con me dietro la scrivania a osservare attraverso una telecamera.
Si, in questa visione spettrale del reality show io sono il Grande Fratello.
3. Cassandra Clare, autrice della saga The Mortal Instruments - Cassie la inviamo in un reality apposito, per farle capire che non sempre scrivere finali sadici paga.
4. Lauren Oliver, autrice della saga di Delirium - Nell'angolino a espiare le colpe, donna sadica. Con la Clare.
5. Jennifer L. Armentrout, autrice della saga Covenant e Lux - No, tranquilli, non mi sono dimenticata di lei... e si, la invierei con la Mead nella Casa. E io dietro la solita scrivania. BUAHUAHUA.
6. Suzanne Collins, autrice degli Hunger Games - Lei... Lei dietro la scrivania con me a fare la Stratega per decidere come divertire il pubblico... non ditelo a nessuno, ma credo sia davvero geniale in questo campo.
7. Rick Riordan, autore della saga di Percy Jackson - Credevate fossero tutte donne? Ovviamente no! Ma il nostro Riordan lo invierei volentieri nell'angolino con la Clare e la Oliver. Soprattutto dopo il finale di The Son of Neptune!
8. J. K. Rowling, autrice di Harry Potter - In punizione perché solo adesso si è decisa a pubblicare un nuovo romanzo. Credevo di averla persa...!!!!
9. Stephanie Meyer, autrice di Twilight - Sull'Isola dei Famosi con la Kate (però separate perché quest'ultima è in isolamento forzato) per espiare le colpe.
Sto ancora aspettando il seguito dell'Ospite, dannata.
10. Maggie Stiefvater, autrice della saga dei Lupi di Mercy Falls - Non so esattamente dove la manderei, ma non poteva non avere un posto tra tutti questi autori perché... perché... p...perché... ma lei è Maggie! *fangirl nell'anima*
***
Questa è la mia lista! Ne avrei molti altri di autori da mandare nell'angolino insieme con la Clare, la Oliver e Riordan, o da inviare nella Casa del Grande Fratello AKA me per poter spiare il loro processo creativo, ma visto che mi toccano massimo dieci autori, gli altri li risparmierò per il futuro ;)
Già noto, soprattutto su questo blog, con il nome di "Mockingjay" (che poi sarebbe l'originale), è finalmente in pubblicazione anche nel nostro paese l'ultimo,indimenticabile bellissimo stupendo incredibile strappalacrime traumatizzante avrei-molti-altri-aggettivi-ma-ora-non-è-il-momento attesissimo romanzo che conclude una delle trilogie più amate degli ultimi anni in tutto il mondo e che, personalmente, considero un capolavoro assoluto del panorama distopico: gli Hunger Games!!!!!
"Contro ogni previsione, Katniss Everdeen è sopravvissuta all'Arena degli Hunger Games. Due volte. Ora vive in una bella casa, nel Distretto 12, con sua madre e la sorella Prim. E sta per sposarsi. Sarà una cerimonia bellissima, e Katniss indosserà un abito meraviglioso. Sembra un sogno... Invece è un incubo. Katniss è in pericolo. E con lei tutti coloro a cui vuole bene. Tutti coloro che le sono vicini. Tutti gli abitanti del Distretto. Perché la sua ultima vittoria ha offeso le alte sfere, a Capitol City. E il presidente Snow ha giurato vendetta. Comincia la guerra. Quella vera. Al cui confronto l'Arena sembrerà una passeggiata."
***
Inutile girarci troppo intorno: Mockingjay Il Canto della Rivolta non è solo un romanzo che DOVETE LEGGEREperché ve lo dico io, ma è un libro che amerete, che vi farà piangere, che vi convincerà a cambiare e a essere migliori.
Vi sto costringendo ad acquistarlo? Si. Sono esagerata? NO.
Non ve ne pentirete.
N.B. Mi inchino di fronte alla Mondadori per aver mantenuto la copertina.
Che non si dica che il blog non è veloce a pubblicare certe notizie! xD
Oggi, ORA, pochi minuti fa, è uscito il Trailer Ufficiale degli Hunger Games, su Good Morning America, presentato da Josh Hutcherson in persona!! Questo è il primo video caricato, come potete notare è stato girato con un telefono probabilmente xD però è sempre qualcosa prima che tra poco (si parla di minuti, su Youtube) qualcuno caricherà qualcosa a più alta definizione!
Intanto...
*Fangirl Mode On*
MA... MA.... MA LO VEDETE? NON E' STUPENDO? MA NON E' PERFETTO? E IL REAPING/MIETITURA? E QUANDO URLA DI VOLER ANDARE LEI AL POSTO DI PRIM???? MA NON E' FANTASTICO? E IL VESTITO DI KATNISS? E KATNISS CHE DICE CHE SICURAMENTE NON PRENDERANNO PRIM???????? NON E' MAGNIFICO? E PEETA???? PEETA SUL TERRAZZO CHE DICE CHE VUOLE DIMOSTRARE DI NON ESSERE UNA PEDINA??????????????????????????????????? E GLI ALLENAMENTI????????? E LA PARTENZA NELL'ARENA????? E TUTTI CHE CORRONO???????? QUELLA NON E' FORSE LA PARTE PIU' STRAFIGA???? E IL SIMBOLO DEL DISTRETTO 12???? MA IO MI FACCIO UN DVD E LO RIVEDO A PALLA??????? OK, NON SO SE ARRIVO A DOMANI.
*Fangirl Mode Off*
Effettivamente, a pensarci bene, la Lionsgate è proprio geniale. Ha messo le parti migliori del film e... cosa migliore di tutte...........
Non c'è nemmeno un bacio!!! Ma quanto li amo? :D Rimangono fedeli alla promessa di non puntare solo sul romance!!! :D Gary, sposami.
Grazie a una minaccia di suicidio, Katniss e Peeta hanno vinto gli Hunger Games sfidando pubblicamente lo Stato. Il loro gesto ribelle scatena la reazione nei 12 distretti di Panem, diventando un simbolo di libertà. Ma il presidente Snow non dimentica e per vendicarsi indice una nuova edizione dei giochi: un torneo in cui a sfidarsi saranno tutti i precedenti vincitori. I protagonisti finiscono così nuovamente nell'arena. E le torture fisiche e psicologiche che hanno già subito non saranno niente in confronto a quello che li aspetta...
Autore:Suzanne Collins
Titolo: La Ragazza di Fuoco
Editore Italiano:Mondadori
Prezzo Italiano: EUR 17,00
Pagine:373
Catching Fire è il secondo libro dell'ormai rinomata serie degli Hunger Games, edito in Italia grazie alla Mondadori con il nome di "La Ragazza di Fuoco" e, per ora, ultimo disponibile della trilogia in terra nostrana.
Spoiler per chi non abbia ancora letto il primo volume
In questo sequel, tutto ciò che avete provato leggendo il capitolo precedente, tutta l'adrenalina, la disperazione, il sangue che pulsava nelle tempie, ritorna incredibilmente amplificato e ancora più inquietante di prima, costringendo il lettore a divorare ogni pagina con una fame ("hunger", inquietante pure questa affinità...) fuori dalla norma, che assume contorni non poco sadistici e, a volte, non lascia spazio al sonno.
In "La Ragazza di Fuoco", Katniss e Peeta, i vincitori della 74° edizione degli Hunger Games, sono tornati nel Distretto 12 e, una volta allontanati i paparazzi, hanno ripreso le loro vecchie vite, o quasi. Gale ha iniziato a lavorare nelle miniere di carbone, e non può più cacciare giornalmente. Peeta e Katniss non hanno contatti, però devono prepararsi all'imminente "Tour della Vittoria", dove dovranno tornare ad essere due ragazzi follemente innamorati l'uno dell'altra. In tutto questo, la visita del Presidente Snow e l'annuncio che il comportamento di Katniss potrebbe aver acceso una fiammella tra i distretti, che potrebbe presto degenerare in qualcosa di molto più pericoloso, peggiora enormemente le cose, rinchiudendo i nostri protagonisti in una gabbia da cui non sarà facile uscire.
"La Ragazza di Fuoco" è un libro che dà assuefazione, e sottolineo che non sto scherzando. E' un avvertimento che dovrebbe essere stampato in caratteri cubitali, proprio sotto il titolo, come nelle sigarette. Perchè anche se qualcuno potrebbe trovarlo "grigio", triste, inquietante, a volte così realistico da spaventare il lettore, non credo esista una persona al mondo che sia riuscita a posarlo sul comodino senza rimanere ore a pensarci.
Lo stile della Collins è, come al solito, mostruosamente perfetto per la storia e incredibilmente brutale. La narrazione segue il suo corso, senza escludere nulla e senza aggiungere troppo, iniziando lentamente per poi accelerare soprattutto nella seconda metà del libro, dividendo così il romanzo in due "sezioni". La prima, fino alla fine del Tour della Vittoria e poco dopo, è stata criticata da molti perchè, a dispetto della seconda (totalmente dedicata all'azione), si evolve molto lentamente, lasciando spazio ai pensieri di Katniss. Ho amato questa parte perchè sono le pagine in cui l'autrice ha voluto sottolineare lo stato emotivo dei suoi personaggi, irrimediabilmente danneggiati (occhio: danneggiati, non ancora distrutti) dalle esperienze vissute, considerabili non più come persone sane, ma disturbate nel senso più distorto del termine.
Soffermandoci proprio su di loro, sui protagonisti (e non solo), servirebbe un libro a parte per elogiare la loro sublime maturazione: spaventosamente realistica, inquietante, vera, bella.
A partire da Haymitch, di cui vengono finalmente spiegati i comportamenti e l'origine di essi, per passare da Peeta, la sola "certezza" di tutto il romanzo, e arrivare a Katniss, raggiungendo l'apice.
Ho amato la nostra eroina molto più che nel primo volume, in cui tutto ciò a cui riusciva a pensare era la propria sopravvivenza, perchè in "La Ragazza di Fuoco" la sua crescita è tale che il suo scopo primario si evolve, passando dal "me stessa" al "noi". Vivere nella sua mente è stata una vera e propria rivalutazione delle mie stesse convinzioni, anche grazie ad una delle cose più affascinanti e inquietanti di questo libro: i suoi incubi, che non permettono di dimenticare davvero, non permettono di lasciarsi alle spalle le morti innocenti (perchè, in fondo, negli Hunger Games lo sono tutte), che aprono gli occhi alla realtà dei fatti. Perchè in questo libro ho capito che non esiste il "buono" e il "cattivo". Esiste una società che impone schemi su schemi, che costringe gli innocenti a lottare per profitti personali, che porta l'uomo ad uccidere i suoi simili.E dall'arena, alla fine, scopriamo che non esce un vero Vincitore, ma solo una persona distrutta e incapace di dimenticare, indebolita dalla crudeltà dell'uomo, tutto solo per il suo divertimento.
E, lo avete notato? Noi lettori, alla fine, non siamo altro che spettatori affamati come la gente di Panem, che non riescono a distogliere lo sguardo dalle pagine di questa storia nonostante le atrocità descritte, che provano piacere nell'assaporare persino il dolore che ne deriva.
Con oggi ho deciso di accogliere, con cadenza settimanale, la rubrica My Book Boyfriend, del blog The Unread Reader (trovate qui una breve introduzione), dopo diverse volte che me la ritrovo gettatami davanti come per supplicarmi di parlarne.
Per questa prima settimana ho deciso di presentare Peeta Mellark, protagonista maschile degli Hunger Games (non potevo partire diversamente).
.Caratteristiche Fisiche
Peeta ha occhi di un blu intenso e capelli mossi di un biondo chiaro che gli ricadono sulla fronte. Ha una corporatura robusta, degna di un ragazzo che ha lavorato sin da bambino dentro la panetteria del padre. Dopo i primi Hunger Games gli viene amputata la gamba destra e sostituita con una artificiale. .Occupazione
Fornaio. .Situazione Sentimentale
Innamorato di Katniss Everdeen. .Altre Notizie
Peeta ama pitturare, la mimetizzazione e cuocere il pane e/o dolci vari. E' molto bravo con le parole e non ha paura delle telecamere. Riesce a conquistare facilmente il pubblico per il suo atteggiamento ed è un ottimo bugiardo. E' ben noto dai fan della serie per la sua sfacciata dolcezza senza fondo che ha condotto molte ragazze sull'orlo del delirio durante la lettura.
"Vorrei poter congelare questo momento, qui, ora, e viverlo per sempre." - Catching Fire
"E' solo che continuo a cercare un modo... per dimostrare che non gli appartengo. Che sono più di una pedina nel loro gioco." - The Hunger Games
“Lasciami andare!" Gli grido, cercando di liberare il braccio dalla sua presa.
"Non posso," dice lui." - Mockingjay
"Voglio solo passare ogni minuto che mi resta da vivere con te," risponde Peeta." - Catching Fire
"Se tu muori, e io vivo, non avrò più un futuro nel Distretto Dodici. Tu sei tutta la mia vita." - Catching Fire
"Non appena smisi di cantare, lo sapevo - proprio come tua madre - ero andato," dice Peeta." - The Hunger Games
"Peeta, perché non riesco mai a capire quando hai un incubo?" dico.
"Non lo so. Non urlo o mi muovo. Rimango come paralizzato dal terrore," dice lui.
"Dovresti svegliarmi quando succede," dico, ripensando a quando nelle notti peggiori riesco a svegliarlo due o tre volte. A quanto ci vuole per calmarmi.
"Non serve. Nei miei incubi solitamente perdo te," dice lui. "Mi calmo dopo aver realizzato che sei qui." - Catching Fire
Come? Non lo conoscevate e lo trovate affascinante?
Allora potete leggere le sue "gesta" nella famosa trilogia firmata Suzanne Collins: The Hunger Games. In Italia, per ora, sono disponibili solo i primi due, mentre il terzo è previsto per il 2012!
N.B.Il "modello" utilizzato è Josh Hutcherson! L'attore che interpreterà Peeta nel movie che uscirà a Marzo 2012. Le immagini utilizzate sono tutte foto ufficiali scattate durante le riprese, tranne la prima che è un vecchio fotomontaggio uscito prima che fossero disponibili altre foto..!
Samantha Kingston ha tutto quello che un’adolescente potrebbe desiderare: un ragazzo affascinante, tre amiche fantastiche, un’incredibile popolarità. Quel venerdì 12 febbraio si preannuncia dunque come un altro giorno perfetto nella sua meravigliosa vita. Non sarà così. Quella sera Sam morirà. Tornando con le sue amiche in macchina da una festa, infatti, avrà un incidente. La mattina seguente, però, la ragazza si risveglia misteriosamente nel suo letto, guarda il calendario e rimane sconvolta: è ancora il 12 febbraio. Sospesa fra la vita e la morte, Sam continua a rivivere quella sua ultima giornata. Ogni volta si comporterà in modo diverso, cercando disperatamente di evitare l’incidente che la porterà alla morte. Ma riuscirà a uscire da quell’incubo solo quando capirà che non è per salvare se stessa che continua a tornare.
Cosa leggerò dopo
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Questa è SEMPRE una bella domanda...!
Ne ho diversi in lista d'attesa... vedremo!
E voi? Come avete trascorso la settimana su fronte libri? ;)