Penso siano passati quasi tre anni da quando il mio cuore è stato rubato per la prima volta da Angelfall, il primo romanzo della saga con cui l'autrice Susan Ee ha debuttato in patria. Dopo tutto quel tempo e attese infinite, l'annuncio di World After mi aveva scaldato l'anima nell'attesa di leggere altre storie di Penryn e i suoi amici - dopo innumerevoli posticipazioni della pubblicazione, poi, è arrivato il momento di immergersi in quel mondo post-apocalittico, con tutto ciò che ne è seguito.
Ne è valsa la pena?
World After riprende, beh, quasi pochi secondi dopo la fine di Angelfall. Sul momento è stato un bel trauma, con tutto che non sono proprio il tipo da rileggere libri in attesa dei loro seguiti quindi ho avuto un vuoto, ma dopo un primo momento di spaesamento mi sono immersa senza difficoltà nella storia, divorando avvenimento dopo avvenimento senza mai riprendere il respiro.
Non sapevo cosa aspettarmi da questo sequel. Il finale di Afterfall era uno di quegli eventi così tanto aperti da non permetterti di approfondire la situazione e immaginare con abbastanza sicurezza cosa sarebbe accaduto. Penryn si ritrova nel campo dei ribelli, inizialmente creduta morta, con una madre folle e una sorella costretta a soddisfare "appetiti" che farebbero tanta tenerezza ad Hannibal Lecter.
Raffe è MIA e Penryn non è neppure sicura si trovi al sicuro - tutti gli altri, invece, la tengono a distanza o la prendono con le pinze vista la sua posizione non abbastanza elevata nella gerarchia dei ribelli.
La nostra protagonista è, insomma, in una situazione precaria, che diverrà ancora più precaria nel momento in cui la sorellina Paige scomparirà nuovamente, e Penryn deciderà di correre in suo soccorso per ritrovarla una volta per tutte.