Top ten--top ten ovunque. Today è il turno di una lista simpaticissima, che tratta dei nostri autori preferiti, che siano di un solo genere, di diversi, che siano più di dieci o meno.
Personalmente ho diversi autori di cui apprezzo i lavori e cercarne alcuni che ritengo essere i miei preferiti è... beh, difficile. Motivo per cui questa lista (perché i nomi non saranno in ordine da classifica!) è divisa in due parte: i primi cinque autori sono quelli che vi posso assicurare siano i miei preferiti. I tre in più (per un totale quindi di otto e non dieci) sono alcuni nomi candidati a entrare nella rosa, che per adesso sto leggendo con viscerale passione.
1. Suzanne Collins, autrice della saga degli Hunger Games a cui ho votato la mia fedeltà dopo la lettura, ormai diversi anni fa, di Mockingjay (Il Canto della Rivolta).
2. George R. R. Martin, autore delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco (note da chi segue solo la serie tv come Game of Thrones).
Oh, Georgino... SCRIVI.
3. Maggie Stiefvater, autrice di Shiver, dei Raven Boys, della Corsa delle Onde... Di tanti romanzi meravigliosi!
4. Rick Riordan, autore di Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo. Uno dei migliori scrittori per ragazzi!
5. J. K. Rowling, autrice di Harry Potter. Ovviamente ha un posto nella classifica in quanto una delle autrici che mi ha introdotto al mondo dei libri.
Dalla sesta posizione in poi sono autori che sono sulla buona strada per entrare tra i miei preferiti. Quali sono?
6. Marissa Meyer, autrice delle Cronache Lunari che sto leggendo proprio in questi giorni e sto adorando!
7. Sarah J. Maas, autrice del Trono di Ghiaccio (Throne of Glass).
8. Virginia De Winter, autrice italianissima di Black Friars, edito da Fazi Editore! Per adesso mi piace praticamente qualsiasi cosa scritta da lei.
Nuovo appuntamento con la rubrica settimanale It's Monday! What Are You Reading? In cui, per partecipare, vi basterà commentare scrivendo quali romanzi state leggendo in questo momento, quali avete finito di leggere nell'ultima settimana e quali leggerete prossimamente!
Dopo un periodo off, sono pronta a ripartire. Via!
Cosa ho finito di leggere?
Some Quiet Place, di Kelsey Sutton. È un romanzo inedito in Italia regalatomi non molto tempo fa da un'amica lettrice. Che dire? Ci ha veramente preso! Some Quiet Place è stata una lettura intensa, emozionante e davvero di qualità. Come non ne affrontavo da un bel po'! Sono contenta di averlo letto e spero di potervene parlare presto sul blog.
Cosa sto leggendo?
Half Bad, di Sally Green. Iniziato dopo aver capito di essere una delle pochissime lettrici "accanite" rimaste a non averlo letto. Siamo una piccola combricola di sfigate, a quanto pare, quindi non potevo più aspettare! Cosa ne penso fino a ora?
25 Novembre: Top Ten Libri Sulla Mia TBR Invernale
Riguardando i miei buoni propositi per l'autunno mi rendo conto di due cose:
1) Sono riuscita a leggere diversi dei libri che mi ero prefissata per quel periodo.
2) Non sono riuscita a leggere tutti i libri che mi ero prefissata per quel periodo.
Che contraddizione. Da un lato ho fatto un buon lavoro, mentre dall'altro... Quindi oggi che si parla di "To be read", mi sa che molti di questi saranno titoli che sono salita nella classifica delle mie letture da "dovrei leggerli" a "devo leggerli".
Pronti? Eccoli!
1. The House of Hades, di Rick Riordan. Ormai è stato pubblicato anche il quinto volume di questa saga, quindi è il momento di concluderla. Wait for me, Percy!
2. Blue Lily, Lily Blue, di Maggie Stiefvater. Pubblicato all'estero mentre in Italia sta per uscire il secondo volume della saga. Presto mi getterò a capofitto tra le sue pagine.
3. Talon, di Julie Kagawa. Lo voglio leggere da tempo ma adesso l'ho finalmente acquistato. Manca poco, poco dico!
4. Anew, di Chelsea Fine. Voglio leggerlo - non ho molto da aggiungere oltre questo. È solo un forte desiderio.
5. The Perilous Sea, di Sherry Thomas. Mi imbarazzo a dirlo, ma... Avevo iniziato il prologo di questo libro per poi mollarlo miseramente a causa di impegni vari. Volevo godermelo al massimo ma sono finita per non riprenderlo proprio. Devo rimediare!
6. Trial By Fire, di Josephine Angelini. Sono patetica per quanto vorrei leggere questi libri eppure non trovi il tempo per farlo. Che vita grama, la mia.
"Mi chiede la realizzazione di questo," continuò Bryce pensoso, indicando uno dei fogli. "Possiamo sicuramente trovare un artigiano che l'accontenti."
"Lo scheletro, signore?" "No, Morton, il parasole." "Avevo compreso, Milord. Era una facezia, Milord."
Bryce lo guardò con sincero allarme. "Morton, sembra che tu abbia preso il vizio, davvero."
Il maggiordomo ebbe un'espressione contrita. "Temo di sì, mio signore. Non è divertente."
Se qualcuno di voi conoscesse il modo per disintossicarsi da Virginia De Winter, una piccola parte di me vorrebbe quasi che mi diciate come fare. L'altra parte, invece... Assolutamente no. Non voglio separarmi dalla sua scrittura, da Aldenor, da Altieres. Sono innamorata, cari lettori. È ufficiale. E ne voglio ancora.
Le Soglie del Buio è l'ultima novella pubblicata fino a ora sulla serie Black Friars, che fa anche ben sperare per possibili sequel. Focalizzata sulle figure di Sophia e Gabriel, due dei personaggi che ho più amato della serie principale fino alla fine, la novella li vede in viaggio verso Altieres, quella terra che tanto è stata menzionata nei precedenti romanzi ma mai approfondita a dovere. Ora, anche se con pochi sprazzi di colore dati dalle descrizioni della De Winter, abbiamo finalmente l'occasione di visitare questa terra, che con pochi capitoli è riuscita a farmi desiderare di averne ancora e ancora e ancora.
Non penso avrò mai più abbastanza della De Winter.
"Axel, ho appena fatto ridipingere quelle porte," disse Bryce in tono cordiale. "Ti chiedo, pertanto, di aprirle con meno foga."
È giunta. È giunta la fine della saga Black Friars anche per me, e anche io sono arrivata a soffrire con tutti quei poveri lettori che dopo aver letto i romanzi di Virginia De Winter ne sono rimasti totalmente stregati, così tanto da non riuscire più a fare altro che pensare alla prontezza di spirito di Bryce, alla perfezione di Sophia e Gabriel (la SOPHIEL, per gli amici) e il mio adorato Stephen Eldrige.
Sì, io lo amo anche se non mi ricambierà mai.
Nell'Ordine della Croce tutti i punti della trama intessuta finemente dalla De Winter hanno trovato una conclusione. A partire dalla storia con cui siamo entrati nel mondo della Vecchia Capitale, quella di Eloise e Axel, fino ad arrivare a quella che abbiamo imparato ad amare (perché è così), di Sophia e Gabriel. Mi dispiace solo per il mausoleo di Bryce che tutt'ora non ha trovato una conclusione, che spero però raggiunga in qualche altro seguito *coff coff* messaggi subliminali verso la De Winter *coff coff*.
Nella Croce molte storyline sono maturate. Alcune hanno trovato una conclusione, come quella della Rivolta e della misteriosa e affascinante figura di Clarisse Granville e i suoi due amici di infanzia Nassar Stuart e De Plessy. Se infatti eravamo già venuti a conoscenza di alcuni dei più importanti tasselli del puzzle, adesso il tutto si è concluso chiarendo ogni minimo dettaglio. Cosa era successo quella notte? Chi aveva realmente scatenato il Presidio? Sottolineo anche l'approfondimento delGranducato di Nalvalle, che vorrei tanto - così tanto - rivedere in futuro, magari con il permesso della De Winter di leggerne i dettagli più affascinanti. Anche i vampiri Blackmore hanno fatto ancora una volta la loro comparsa con tutta la comitiva al seguito, riscaldandomi l'anima da lettrice e soddisfacendo la fame di Studium.
Nuovo appuntamento con la rubrica settimanale It's Monday! What Are You Reading? In cui, per partecipare, vi basterà commentare scrivendo quali romanzi state leggendo in questo momento, quali avete finito di leggere nell'ultima settimana e quali leggerete prossimamente!
Siete pronti? Iniziamo!
Cosa ho finito di leggere?
Ho finito da poco L'Ordine della Croce (presto la recensione!), di Virginia De Winter, e Praemonitus, di Giulia Rizzi. Il primo mi è piaciuto molto e lo vedrete - assolutamente - da come ne parlerò a breve sul blog. Il secondo un po' meno, ma si tratta pur sempre di una nuova fiammella del panorama self italiano.
Cosa sto leggendo?
La Stella Nera di New York, di Libba Bray.
Non ho parole per esprimervi quanto io stia amando questo libro. Forse solo questa gif, che rappresenta bene la mia commozione/venerazione:
- Espressione in uso tra i presenti e futuri Ossessi Winteriani
Leggi la De Winter e rimani intrappolato nel suo mondo, dicevano. Leggi la De Winter e troverai una novella passione per il gotico e quel tipo di scrittura evocativa e a tratti inquietanti, dicevano.
Mi chiedo ancora come abbia fatto a non ascoltare nessuno, fino a ora. Che razza di tappi avevo per ignorare quei lettori che mi pregavano di dare una chance al mondo di Black Friars? Cosa mi era saltato in testa?
Per fortuna, non tutti i mali vengono per nuocere. La reticenza mi ha consentito di leggere tutta la saga di BF di seguito, senza interruzioni. Mi ha consentito, insomma, una full immersion nell'ossessione, nata proprio da qui - dall'Ordine della Penna.
L'Ordine della Penna è il terzo romanzo della saga Black Friars, se includiamo nella conta il prequel de L'Ordine della Chiave (mia recensione cliccando qui). Continua però la storia dopo L'Ordine della Spada (recensione cliccando qui), riprendendo quindi le avventure di Eloise, Axel e la sua squinternata banda di amici, con l'aggiunta di un nuovo mondo tutto da esplorare e con esso nuovi personaggi in precedenza solo accennati: il regno di Altieres, accompagnato dalla sua nuova principessa, Sophia Blackmore e il tenebroso e prepotente secondo in linea di successione, Gabriel Stuart.
Che viaggio, Black Friars. Con la Penna la De Winter conduce per mano il lettore accompagnandolo nella folle vita di Sophia, risultando in un impatto con tutte le politiche, i giochi di potere e gli intrighi che nei precedenti libri non ero riuscita a vivere appieno per via del modo in cui i protagonisti della Spada (Eloise e Axel su tutti), avessero avuto il ruolo di introdurre semplicemente a qualcosa di grande e ancora tutto da scoprire. Leggendo la Penna me ne sono resa conto - quel che nel precedente malloppone non mi era andato a genio non era stato che una finestra su un intreccio molto più complesso, che inizia a snodarsi solo dalla fine della Spada per raggiungere i suoi punti forti dalla Penna a seguire. I personaggi in precedenza solo citati o appena protagonisti di alcune scene hanno finalmente iniziato a farsi spazio nella complessa realtà della Vecchia Capitale, così complessa che sono passata dal lasciarmi conquistare dalla complessa relazione tra Sophia e Gabriel (la Sophiel, per chi ha vissuto la follia che mi ha posseduta durante la lettura) fino al pensare alle storyline più brevi e nascoste, ma non per questo da dimenticare.
Nulla è, per l'appunto, da tralasciare. La De Winter ha avuto la capacità di intessere una tela imponente e resistente, che lega tutti i personaggi l'uno all'altro, che lega ogni plot point al successivo - il tutto con uno stile di scrittura che non fa che migliorare di romanzo in romanzo, incantandomi.
Molti di voi negli ultimi giorni avranno ripreso la regolarità, così come altri non l'avevano mai abbandonata e altri ancora avevano fatto troppe poche ferie per quante ne servirebbero a noi lettori incalliti. C'è chi è al liceo, chi più avanti e più avanti ancora. Insomma, tutti hanno i propri grattacapi e impegni, non è così? Però ci ritroviamo tutti in una passione comune, quella che forse lega più di qualsiasi altra: la lettura.
Negli ultimi giorni mi è capitato di fare una riflessione. Saltellando da una libreria all'altra (più per guardare che per comprare, purtroppo) mi sono riproposta di fare attenzione al comportamento dei bookish people, incuriosita dal fatto che spesso e volentieri mi capiti di andare spedita verso una Mondadori, una Feltrinelli o un semplice Libraccio con già un titolo in mente, un romanzo che vorrei acquistare e tornare a casa a leggere seduta stante. Arrivata in libreria, inizio la ricerca in prima persona annusando gli scaffali. In generale la risposta ai miei bisogni arriva con l'acquisto di dato libro e un sorriso ai commessi. Grazie e arrivederci!
È così un po' per tutti. Raramente nella mia Feltrinelli di fiducia mi è capitato di scovare una persona che andasse a domandare consiglio al commesso stesso su cosa acquistare. Raramente, raramente... a pensarci bene, non ricordo di aver mai visto qualcuno fare affidamento sugli "esperti del settore" che le librerie ci mettono a disposizione (anzi, è capitato che fossi io stessa a suggerire un libro a un perenne indeciso, mentre passeggiava tra librerie alzando romanzo dopo romanzo). Tutti sanno sempre, più o meno, cosa andare a comprare.
Grazie a Dio, al mondo esiste quella cosa chiamata buddy read - amici e amiche con un'effervescente passione per i libri si riuniscono e decidono di leggere un romanzo. Insieme.
Quest'estate è capitato anche a me e, ogni sera, la promessa era una: leggere la saga di Black Friars dell'italiana Virginia De Winter, partendo dall'Ordine della Chiave, il suo prequel, per arrivare all'Ordine della Croce e le Soglie del Buio, i capitoli finali.
Ho accettato di intraprendere quest'avventura con scetticismo, ricordando quanto l'Ordine della Spada non mi avesse preso poi granché... Ma alla fine ho ceduto, ritornando a visitare la Vecchia Capitale con le mie amiche e finendo per innamorarmene.
Follemente.
La storia inizia qui, con l'Ordine della Chiave e la storia di Axel Vandemberg, un Axel diverso da quello presentatoci nella Spada. Questo Axel è addirittura piacevole da leggere, nonostante sia il solito ossessionato dall'intelligente - e giovanissima in questo capitolo - Eloise Weiss, e riesce a brillare grazie al riflesso della luce di chi gli sta intorno, quei meravigliosi personaggi che lo circondano, come Stephen Eldridge, di cui mi sono invaghita pazzamente (mi ha avuta a "quella capra di mio fratello"). Ho adorato Bryce che, dopo essersi visto molto meno nella Spada, ha iniziato a farsi largo tra la folla dei personaggi (per poi brillare definitivamente nei seguiti, ma di questo parleremo nelle prossime recensioni) e ho apprezzato gli sviluppi della trama che ha finalmente spiegato molti comportamenti del principe Axel e ha fatto luce sulla formazione della compagnia "segreta" delle cinque lune. Alla luce di ciò che ho letto nei sequel, inoltre, la Chiave assume un'importanza fondamentale per apprezzare appieno il background che la De Winter ha creato per il suo mondo - complesso ma lineare, che scorre senza che il lettore se ne accorga e conquista strisciando lentamente fino al tuo cuore.
Bryce gli scoccò un'occhiata di puro apprezzamento che si trasformò quasi in trasporto nel momento in cui, giunti nei pressi dei sotterranei di Palazzo Belmont, Morton si fermò un momento per sistemargli il colletto e il panciotto nero e poi gli fece luce con la lanterna mentre si specchiava nel piatto della spada.-Morton-, disse Bryce con slancio. -Vai immediatamente alla Residenza di Aldenor in qualità di primo maggiordomo-.
- Oh, Morton!
La Chiave è un prequel che scorre benissimo e diverte. Lo stile della De Winter migliora notevolmente a questo giro senza però rinunciare alle descrizioni dettagliate della cultura delle varie Nazioni e dei personaggi. Mi piace il modo in cui vengano spesso riproposte alcune caratteristiche che aiutano il lettore a fissare bene in mente la comicità che caratterizza un qualsiasi personaggio, per poi affezionarsene ancora di più continuando nella lettura.
Uff. Pian pianino tornano tutte le rubriche del blog dopo la pausa estiva e oggi è il turno di In My Mailbox. Sto seriamente pensando di aggiornarla e sostituirla magari con qualcosa di diverso e più divertente per concludere la settimana, ma per quest'oggi rimarremo in riga con questo nuovo appuntamento.
Quanti libri avete acquistato nell'ultimo periodo? Io pochi, ma buoni! Eccoli qui:
L'Ordine della Penna, di Virginia De Winter, preso qualche settimana fa e già concluso! Presto avrete la recensione.
L'Ordine della Croce, di Virginia De Winter, attualmente in lettura anche se sto per concluderlo. Come farò senza i miei adorati personaggi di BF? Meno male che c'è la novella.
Le Soglie del Buio, di Virginia De Winter, novella sopracitata che divorerò probabilmente in una sola notte tra i dolori al pensiero di non avere più nulla di Black Friars da leggere. Cadrò in depressione profonda, dopo. Già lo so.
La prima cosa bella, di Dante B., acquistato ieri notte (tra l'altro - pubblicato ieri notte) insieme con Le Soglie del Buio. Anche questa volta si tratta di un'autrice italiana, la stessa del fantasy Albion di cui aspetto ardentemente il seguito *fissa con desiderio*. La prima cosa bella è un contemporaneo che non vedo l'ora di leggere. Non ne ho ancora letti di questo tipo da autori italiani e sono estremamente curiosa!
Nuova puntata della rubrica Io voglio troppi libri, presentata da questo blog e priva di qualsiasi scopo se non quello di spettegolare su libri che ci incuriosiscono e di cui voglio parlarvi, pubblicati da anni o nuovi di zecca, per ossessionare me e far impazzire voi!
Ammettetelo - pensavate avessi finito di volere libri per questo mese. E invece io arrivo in extremis, proprio il 31 Luglio con una serie di romanzi che desidero follemente.
I want them so much.
I want them now.
Black Friars - L'Ordine della Chiave, di Virginia de Winter (Fazi Editore)
Alex Vanderberg, giovane erede al trono di Aldenor, non è altro che una matricola il cui sogno è diventare un giorno Duca dell'Ordine della Chiave, conquistando prestigio e rispetto. Adesso la carica è ricoperta da Rafael Valance, sul quale all'improvviso ricadono ricadono i sospetti per l'omicidio della fidanzata Emelyn. Ma quel delitto sarà solo il primo di una lunga serie. Per le strade della capitale qualcuno sta uccidendo bellissime vampire ricomponendo i loro corpi in modo da richiamare le fiabe classiche. Quando Axel salva Alise, vampira che ricorda nelle fattezze il suo grande amore, non sa che il suo gesto lo condurrà nella rete di Belladore, una creature della notte la cui bellezza è eguagliata solo dalla sua crudeltà.
Sto leggendo L'Ordine della Chiave in formato ebook con delle mie amiche nella prima buddy read di quest'estate. Essendo nettamente migliore del primo e avendo L'Ordine della Spada in cartaceo, desidero anche la Chiave in copertina rigida! Vieni a me!
Nuova Terra. Gli occhi dell'erede, di Dilhani Heemba
La Terra come la conosciamo è cambiata, è cambiato il suo aspetto e la sua popolazione: a Nuova Eyropa, oltre alla Razza Umana, vivono la Razza dei Lupi Grigi e la Razza delle Tigri Bianche, uomini in grado di trasformarsi nei rispettivi animali e in conflitto tra loro da più di cento anni.Shayl’n Til Lech, cresciuta come Umana in un orfanotrofio, impara a conoscere la povertà, a combattere con i pugnali e a odiare e temere i Lupi, le Tigri e la loro guerra. Gli occhi di Shayl’n hanno una strana colorazione, che lei crederà sia solo un brutto scherzo del destino, fino a quando non verrà rapita da un gruppo di Tigri Bianche. Con loro dovrà affrontare la sua natura di Mezzosangue, la trasformazione imminente, la sua eredità nascosta per anni, il potere del suo sangue e della sua mente, la disperazione della morte, le ragioni della guerra e le mille sfaccettature dell’amore.Attraverso territori ammantati di neve, deserti sabbiosi, città vecchie e nuove, dovrà lottare per se stessa e per le persone che ama con ogni mezzo: pugnali, pistole, artigli, seduzione e sentimenti.
L'Ordine della Spada, di Virginia De Winter, è il primo romanzo in ordine di pubblicazione della saga Black Friars, di cui a giorni verrà pubblicato il quarto e si pensa ultimo libro. In realtà, come i fan sapranno, la Spada non è che il secondo installment in ordine cronologico nella famigerata serie fantasy-gotico italiana e riprende gli avvenimenti dopo il prequel pubblicato temporalmente in seguito a questo primo libro - io, seguendo le mie fisse, ho deciso di leggere per pubblicazione e tentare di immergermi in un mondo a cui avevo in precedenza già dato un'occasione ma che non mi era riuscito a coinvolgere. Questa volta? Beh, un miglioramento c'è stato.
La storia viene narrata da diversi punti di vista ma, in particolare, da quello di Eloise Weiss, studentessa di medicina nella Vecchia Capitale. In una notte particolare, quella della Vigilia di Ognissanti, la ragazza ritarda a rientrare nelle sue camere, rimanendo per sua sfortuna all'esterno per troppo tempo - le porte del Presidio vengono aperte come ogni anno e gli esseri della notte possono finalmente correre libri per le strade, facendo razzia di ciò che vi è intorno.
Eloise viene quindi scambiata per una vampira e portata via: sarà solo l'antico vampiro Ashton Blackmore, sentendo il richiamo silenzioso della ragazza, a salvarla e decidere di chiedere il suo aiuto per una missione che si era ripromesso di portare a termine, per un compito importante come pochi nella realtà del loro mondo e in cui Eloise, tra trame, reggenze e potenti signori, potrebbe avere un ruolo fondamentale.
Sarò sincera: ho letto Black Friars in due momenti: in un primo ho divorato un centinaio di pagine presa dallo stile dell'autrice, particolarmente ironico sebbene a volte eccessivamente descrittivo, mentre in un secondo momento, dopo aver affrontato centinaia di pagine di introduzione, ho perso la foga iniziale e la lettura è andata a rilento, costringendomi più volte a concentrarmi e pensare di doverlo finire, di dover sforzarmi e farcela fino al punto in cui la storia si è ripresa abbastanza da permettermi di continuare.
La trama, nella Spada, divaga parecchio. Per diverse centinaia di pagine veniamo trasportati nel mondo di Black Friars senza però un motivo preciso per le varie scene che ci vengono presentate - per la maggior parte, per lo meno, avrei preferito un approfondimento minore e una strada regolare su cui proseguire. Mi ha ricordato in questo senso Brisingr, di Christopher Paolini, che mi aveva deluso proprio per le troppe descrizioni inutili, con l'eccezione di alcuni personaggi di valore che mi hanno strappato dei sorrisi nonostante in diversi capitoli fossi sul punto di mollare. Eloise Weiss, protagonista, inizialmente simpatica diventa dopo un po' di pagine alquanto insopportabile in diversi sensi: i suoi pensieri, per quanto si sforzi, convergono sempre e solo su Axel Vandemberg, inizialmente insopportabile Principe dello Studium, e quelli di lui su di lei, anche se quest'ultima tende a negare e negare e negare nonostante al lettore risulti abbastanza evidente l'attrazione dei due (di cui avrei preferito un approfondimento maggiore che, mi dicono, arriverà nella Chiave). Fatemi dire che non ho sopportato, dopo un certo punto, le continue ripetizioni su come i capelli di Axel fossero miele d'oro che colava un po' ovunque e su come i suoi occhi fossero zaffiri brillanti e sparaluccicosi che attiravano Eloise manco fosse 'na zanzara nemmeno fossero una calamita. I personaggi di contorno, invece, tra cui ho preferito Ashton Blackmore (che in realtà è abbastanza importante, non molto secondario), Bryce Vandemberg e altri come i compagni minori tra cui Julian Lord, Gil Morgan e Ross Granville. Si distinguono tutti per la spiccata ironia o il loro fascino; sono personalità eccentriche o in qualche modo attraenti agli occhi del lettore e sono stati anche uno dei motivi per cui ho continuato la lettura, raggiungendo alla fine il clou del romanzo.
Feluche. Feluche everywhere.
Per fortuna le fonti che mi hanno convinta a leggere la De Winter dopo aver approfondito le sue capacità leggendo alcune fanfiction sul sito Efp mi hanno confermato il fatto che la stessa autrice si sia accorta delle eccessive descrizioni della Spada in cui, diversamente da altri romanzi molto descrittivi come quelli del famoso Martin, le descrizioni non vengono usate per sottolineare particolari indizi futuri o per intrecciare ancora di più la trama, ma temo per il solo diletto della scrittrice. Secondo molti la De Winter avrebbe contrattaccato in parte con uno stile rivisto, nell'Ordine della Chiave, che temporalmente ha luogo prima del romanzo da me letto. Per questo motivo ho intenzione di dare un'altra occasione a questa saga sperando di poterla apprezzare ancora di più in futuro, ammettendo però che, tutto sommato, Virginia De Winter è riuscita a scrivere un fantasy-gotico italiano dalle atmosfere ben delineate e con una scrittura coraggiosa, variegata e, principalmente, acculturata.
Consiglio questo romanzo a tutti gli amanti del genere che vogliano provare qualcosa di made in Italy.
Trama: divaga in più punti ma c'è ed è consistente.
Personaggi: ben descritti e, in buona parte, piacevoli.
Scrittura: elegante.
Edizione: copertina rigida; buona e resistente. Ottimo editing e buona impaginazione.
Personale: mi è piaciuto, ma speravo in qualcosa di più. In alcuni punti è risultato noioso.
Oggi è di nuovo tempo di anteprime! Esatto, esatto. Tra un tuffo al mare e un'ora al sole, anche il blog trova il tempo per potervi ubriacare con novità frizzanti e molto attese. Tra queste è il momento di presentare un libro che diversi stavano aspettando e che finalmente ha ottenuto una sua cover, compresa di data di uscita "ufficiosa". Andiamo a scoprire... L'Ordine della Croce, quarto romanzo della saga Black Friars (presto sul blog la recensione del primo, L'Ordine della Spada)!
Titolo: L'Ordine della Croce (Black Friars #4) Autrice: Virginia de Winter Editore: Fazi Collana: Lain Prezzo: EUR 18,00 Pubblicazione: 12 Luglio 2013
Eloise Wess è alle prese con il misterioso ritrovamento di uno scheletro di un giovane ragazzo, la cui identità è ignota, e questa volta non potrà ricorrere ai suoi poteri di evocatrice ma solo alle sue conoscenze mediche. Dalle indagini emerge a poco a poco un'oscura e inquietante verità: le ossa rinvenute sono solo il coperchio di un vaso di Pandora che sigilla i segreti più oscuri della Vecchia Capitale; segreti di personaggi potenti disposti a tutto pur di mantenerli tali.
In Aldenor intanto il re Fabian Vambenberg è gravemente ferito, e il suo erede Axel, fidanzato di Eloise, è costretto a tornare lasciando sola Eloise in questa che si preannuncia come la missione più rischiosa della sua vita. Un mistero irrisolto, una città dai mille segreti, l'ultimo viaggio nel mondo di Black Friars.
Nuovo appuntamento con la rubrica settimanale It's Monday! What Are You Reading? In cui, per partecipare, vi basterà commentare scrivendo quali romanzi state leggendo in questo momento, quali avete finito di leggere nell'ultima settimana e quali leggerete prossimamente!
Siete pronti? Iniziamo!
Cosa ho finito di leggere
Unravel Me (Shatter Me #2), di Tahereh Mafi
Unravel Me è perfetto. Non faccio altro che pensarci e amo alla follia la Mafi. Tahereh, sposami. In assoluto uno dei romanzi più belli dell'anno, per quanto mi riguarda - leggerlo in inglese, poi, è pura poesia. Magnifico.
Cosa sto leggendo
L'Ordine della Spada (Black Friars #1), di Virginia De Winter
Devo ammettere che non mi aspettavo questo romanzo sarebbe stato granché, ma tutto sommato mi sta piacendo. Trovo la scrittura della De Winter interessante e affascinante in diversi momenti, la sua ironia spiccata mi piace e i suoi personaggi sono ottimi. Penso mi piacerà fino in fondo, cosa che non succede sempre con gli autori italiani (pros, De Winter, pros!), ma sono comunque felice che negli altri romanzi della saga, a quanto pare, l'autrice si sia un po' contenuta con le metafore che dopo qualche centinaio di pagine diventano un po' noiose.
N.B. Ho scritto Black Friarsi #1 perché seguo l'ordine di pubblicazione!
Cosa leggerò in seguito (se tutto va bene)
Goddess (Starcrossed #3), di Josephine Angelini
Sono finalmente tornata a casa, trovando tra i miei nuovi arrivi Goddess, della Angelini! Non sapete quanto io abbia aspettato di poterlo leggere e finalmente ne avrò l'occasione! Josephine, aspettami al varco.