Siamo all'11 Giugno e la sottoscritta è molto, molto felice. Tante coincidenze astrali si sono unite per creare una giornata fantastica, motivo per cui ho pensato di renderla ancora più fantastica parlandovi del trailer da poco uscito di un film che tutti noi stiamo aspettando tantissimo: Hunger Games: Il Canto della Rivolta - Parte II, in uscita in Italia il 19 Novembre 2015 (fonte: Mymovies.it)!
Che emozione, ragazzi. Solo vedere queste scene e il pensiero di cosa verrà mi lasciano con tanto di brividi. Non vedo l'ora di poter guardare questo film e piangere tutte le lacrime che sicuramente verranno... Sono tanti i momenti che spero verranno inseriti in questa ultima trasposizione, e tante le tematiche di cui questo film si dovrà fare carico. Considerata la bravura del nostro regista, però, direi che i presupposti ci sono tutti.
Voi cosa ne pensate? State aspettando Il Canto della Rivolta - Parte II?
Scrivo questo intervento il giorno dopo la visione cinematografica di un film che tanti aspettavano, me inclusa - il nuovo capitolo degli Hunger Games, Il Canto della Rivolta, trasposizione dell'omonimo romanzo conclusivo (titolo originale: Mockingjay), o per lo meno della prima parte del libro, approfondita per mano del regista Francis Lawrence.
Mockingjay, Il Canto della Rivolta, "Hunger Games 3"... Comunque vogliate chiamarlo (anche se è meglio evitare l'ultimo "appellativo" quando parlate con un lettore accanito della saga), è da anni ormai uno dei romanzi per ragazzi più belli che abbia mai letto. Entrato nella mia libreria quando ancora frequentavo i banchi del liceo, è adesso una pietra miliare della mia collezione cartacea, l'unico romanzo della saga degli Hunger Games che non sono riuscita a recensire su questo blog e, probabilmente, mai recensirò. È stato un libro che mi ha aperto gli occhi, lasciandomi estremamente scossa, tornando alla vita di tutti i giorni dalla lettura senza capire come potessi farlo. Come si torna alla realtà dopo un romanzo capace di parlarti così? La risposta è arrivata dopo un bel po' di tempo, dopo mesi in cui la mia mente continuava a tornare lì finché, alla fine, non sono riuscita a mettermi il cuore in pace.
Nonostante questo, Mockingjay rimane una delle esperienze di lettura più intense che abbia mai vissuto, motivo per cui la riuscita di un film come Il Canto della Rivolta - Parte 1, era una delle note dolenti che avevo paura potessero colpire la terza trasposizione dei romanzi della Collins a cura della Lionsgate e il regista Francis Lawrence. È con il cuore in mano che sono entrata ieri sera al cinema, con l'anticipazione a cui ormai sono abituata, sperando di assistere all'inizio della fine nel migliore dei modi.
E non sono rimasta delusa.
1. L'essenza del libro sopravvive.
Mockingjay è stato più volte accusato da diversi lettori di una serie di punti deboli che si ricollegano tutti al contrasto in negativo che risalta dal tono della storia dei romanzi a esso precedenti e quello del terzo volume.
Il romanzo de Il Canto della Rivolta si spreca in pochi momenti "comici", è un continuo vivere le ansie e paure di Katniss, è la guerra nella sua accezione peggiore - e ci viene mostrata dagli occhi di una giovane ragazza che viene usata da dei ribelli per ottenere una così detta libertà, per sconfiggere il male, per rivendicare i loro diritti. Il tutto in pagine che si spera il lettore osservi con criticità, ponendosi la domanda: esiste davvero il bianco e il nero? Perché tutto, in Mockingjay, è sfocato.
Dopo aver visto i primi due film degli Hunger Games che, per carità, erano e rimangono delle ottime trasposizioni... Devo ammettere di avere avuto paura che l'amarezza provata leggendo il terzo romanzo non fosse rappresentabile con successo sul grande schermo. Per fortuna, però, mi sbagliavo, perché a parte alcune scene in cui si è imposta la necessità di rendere il tutto meno drammatico dell'atmosfera del romanzo (che per un film avrebbe potuto non essere la strada più adatta), ho apprezzato molto la capacità delle scene di colpire lo spettatore, con simboli visivi molto forti e una narrazione che non ha lasciato un attimo di pace. Lawrence è riuscito a farmi domandare perché gli spettatori intorno a me non avesse le reazioni adeguate alla storia... Erano davvero così poco coinvolti, intellettualmente? Mi chiedo, la maggior parte di noi farebbe piuttosto finta di non vedere una ragazza la cui sofferenza viene usata per fomentare una ribellione? Gli innocenti che vengono sacrificati in nome della pace, la tristezza di Katniss che risalta piena di amarezza tra gli applausi del Distretto 13 quando la sua Presidente mostra i video di propaganda, estremamente ben curati, d'intrattenimento, ma girati sul sangue di bambini? E le persone che, intorno a noi, commentano il bel faccino di Gale, il triangolo d'amore che non è l'obiettivo di questo film.
I miei complimenti al regista per essere riuscito a trasmettermi queste sensazioni e pensieri, e come a me sicuramente a qualcun altro lì, in quella sala. Il pensiero che forse l'intenzione della Collins, in quel romanzo, non sia andata in fumo ma persista grazie alla comprensione eccellente da parte di tutti coloro i quali hanno lavorato a questo film.
2. Le citazioni, per i più fedeli.
Anche per i fan più accaniti non mancano i richiami al primo amore. Tra la fantastica interpretazione di Jennifer Lawrence nella scena di "se bruciamo, voi bruciate con noi", e la sfida propagandistica tra il Presidente Snow e il Distretto 13, c'è solo da divertirsi alla ricerca di occhiolini lanciati verso noi lettori.
Unica pecca? Nel romanzo, quando Katniss propone i suoi ultimatum alla Presidente Coin, uno su tutti risalta e fa rabbrividire soprattutto per via dei risvolti futuri della storia: "Un'ultima cosa: Snow lo uccido io."
3. The Hanging Tree.
C'è, miei lettori. C'è. La canzone dell'Albero dell'Impiccato c'è ed è bella come l'avevo immaginata, con dei forti richiami ad alcune delle versioni più belle che si potessero ascoltare su youtube.
Se siete interessati, però, vi lascio qui sopra quella che ormai per me è diventata la "versione originale". Al cinema continuavo a cercare di canticchiarla invano, abituata come sono a sentire quella, ma presto mi procurerò anche la versione "ufficiale" composta per il film.
4. Peeta Mellark.
È strano come pur essendo stato poco presente in questa trasposizione, Peeta sia riuscito a rimanere impresso nello spettatore con una recitazione semplicemente fantastica da parte di Josh Hutcherson. La purezza del personaggio, infatti, l'unica ancora al bene che risalta nei libri, insieme con la sorellina Prim, nella prima parte de Il Canto della Rivolta inizia la sua discesa per colpa di quel mondo che sta lentamente ma inesorabilmente macchiando la tutto ciò che di giusto c'è nella vita di Katniss.
Scommetto che già dal titolo di questo intervento avete capito di cosa si tratta.
Beh, sì. Proprio ieri sera sono andava a vedere Catching Fire al cinema, La Ragazza di Fuoco, con il cuore in mano e l'anima già devota all'autrice Suzanne Collins.
Vi dirò, le mie aspettative erano buone: avevo visto The Hunger Games (#1) e sapevo che, nei limiti, la Lionsgate era rimasta fedele sin dal principio al romanzo. Avevo anche sentito voci entusiaste di chi si era già precipitato a vedere l'adattamento, ma la maggior parte di queste persone non aveva in precedenza letto il libro, da cui il mio scetticismo.
La verità? È che Catching Fire è stato perfetto e, in questo post, vi darò le mie 10 buone ragioni per fiondarvi a vederlo... e per cui i libri sono comunque sempre una spanna sopra.
Possibili, minuscoli spoiler sul film e spoiler sui libri (cercherò di contenermi sul terzo).
La Lionsgate si è impegnata.
Grazie al fatturato del primo film, i nostri eroi si sono potuti permettere un investimento bello grosso per questo sequel, e si vede. Dai costumi agli effetti speciali (che già trovai ottimi nel primo) fino alla trama, la Lionsgate soddisfa le aspettative - i ricavi in giro per il mondo si sono duplicati (e anche più, in alcuni Paesi), e i record non sono mancati (ha abbattuto il box office durante il Thanksgiving in America, tanto per dirne una!), portando le mie aspettative per Mockingjay, Il Canto della Rivolta, alle stelle.
Sarà meraviglioso.
La trama è fedele al libro (nei limiti)
Molte volte quando si dice questa frase i lettori compulsivi si aspettano di tutto (solo noi possiamo capire gli orrori in film come Percy Jackson e il ladro di fulmini o L'Ospite, vero?), ma nel caso di Catching Fire potete tirare un sospiro di sollievo! Certo, non è stato possibile inserire proprio tutto, e alcune cose si possono sentire solo se si è nella mente di Katniss:
“Peeta, perché non so mai quando hai un incubo?" dico.
"Non lo so. Non mi sveglio gridando o mi agito tra le lenzuola. Divento come... paralizzato dal terrore," risponde."Dovresti svegliarmi," gli dico, pensando a tutte le volte che interrompo il suo sonno, anche due o tre volte nelle notti peggiori. Penso al tempo che ci vuole per calmarmi.
"Non serve. Di solito i miei incubi sono su di te, sul perderti," dice. "Sto meglio quando mi accorgo che sei qui."
“Ma le Ghiandaie Imitatici non sono mai state un'arma," aveva detto Madge. "Sono solo uccelli canterini. Giusto?"
"Sì, penso," avevo risposto, Ma non è vero. Una Ghiandaia non è solo un uccello canterino. Una Ghiandaia Imitatrice (nota: un Mockingjay) è una creatura la cui esistenza la Capitale non aveva mai preso in considerazione. Non avevano immaginato che i loro super controllati Jabberjay (nota: uccelli da cui è nato il Mockingjay) si sarebbero adattati in un ambiente selvaggio, che si sarebbero riprodotti in una nuova forma. Non avevano anticipato il loro desiderio di vivere.
Sarà per il budget maggiore, ma la Lionsgate sembra proprio aver capito l'importanza di non modificare nulla. Farlo, nel caso di una saga come quella in questione, sarebbe stato un errore. I colpi di scena sono sempre e comunque all'ordine del giorno con una scrittrice come Suzanne Collins.
Cura nei minimi dettagli
Menzione d'onore: Francis Lawrence ha corretto l'errore in The Hunger Games, dove tutti facevano il simbolo delle tre dita con una mano a caso. Lui in questo sequel ha fatto in modo che venisse usata solo la mano sinistra. E IO TI AMO, FRANCIS.
Poi... Nel primo film mi era capitato di dover spiegare più volte a chi era con me cosa stesse accadendo e le motivazioni di alcuni personaggi (che altrimenti non avrebbero avuto la stessa importanza). Ora, sarò io troppo ossessionata da questi libri, ma penso che The Hunger Games fosse ambiguo in diversi punti, e penso anche che per chi non si fosse trovato in precedenza nei romanzi, nella mente stranamente contorta di Katniss (soprattutto andando avanti nella narrazione), non abbia capito completamente l'importanza di alcune sue azioni e reazioni.
In Catching Fire la cosa è stata in parte corretta e migliorata, grazie all'ausilio di alcune battute dette anche da personaggi esterni alla storia (è stata introdotto la nipotina di Snow, tanto per dirne una, che in alcune scene ha fatto la parte di "voce della ragione" mentre nel libro veniva semplicemente accennata alla fine dell'intera trilogia). È anche vero, però, che più procediamo, più la realtà agli occhi dei personaggi si fa confusa ed estranea. Questa è una di quelle piccole tematiche con cui la Collins gioca costantemente nei romanzi: "Realtà o illusione?", tutto sta lì, alla fine, in quella piccola frase che penso gli attori di cui dispone il cast possano aiutare a portare in vita. La Lionsgate ci sta provando e si vede, ma rimane molto difficile rendere al meglio la testa di una ragazza complicata come Katniss, senza poterne vedere i pensieri. Il talento di attori come la Lawrence aiuta, certo, ma il senso di vuoto che un libro come Il Canto della Rivolta, Mockingjay, ti dà, non è facile da portare sul grande schermo. Mi auguro di riuscire a vederlo e provarlo, però, perché è una delle cose che più ho amato nei romanzi.
Ideata da The Broke and the Brookish, ogni martedì i partecipanti di Top Ten Tuesday dovranno stilare una lista sempre diversa di dieci risposte al quesito della settimana! Ovviamente siete invitati tutti a partecipare condividendo le vostre classifiche nei vostri blog o lasciando un commento qui sotto!!
La classifica di oggi parla di Dieci libri che trattano tematiche importanti. Importanti in che senso? Questa volta stilerò una lista di romanzi che ho letto e che si concentrano su temi come l'abuso, il suicidio o una tematica a me cara.
Siete pronti? Allora partiamo - in ordine sparso!
1. Il Canto della Rivolta, di Suzanne Collins
Il primo romanzo tocca una tematica che mi ha sempre interessata molto e che Suzanne Collins è riuscita a gestire con grande maestria: la guerra, e quel che ne segue. Il Canto della Rivolta AKA Mockingjay è un romanzo profondo e potente che riesce a distruggere psicologicamente il lettore, per cui meritava un posto, il primo poi, in questa classifica.
2. The Coincidence of Callie & Kayden, di Jessica Sorensen
Romanzo New Adult che uscirà presto anche in Italia, The Coincidence è un romanzo che tratta la tematica dell'abuso in modo schietto e credibile. Mi ha appassionata dal primo momento!
3. Slave, di Sherri Hayes
Lo ammetto: dove posso, lo inserisco. Slave è un romanzo che tratta una varietà di tematiche a partire dall'abuso fino allo stupro. La tematica delle schiave che ancora oggi, illegalmente, vengono vendute a uomini che non dovrebbero esistere. Un romanzo bellissimo e un cammino lungo e tortuoso per i protagonisti.
4. Vain, di Fisher Amelie
Romanzo che tratta il tema della povertà e della guerra. Dietro una facciata a dir poco superficiale si nasconde una protagonista e una storia belli e che si insinuano nel cuore del lettore.
Già noto, soprattutto su questo blog, con il nome di "Mockingjay" (che poi sarebbe l'originale), è finalmente in pubblicazione anche nel nostro paese l'ultimo,indimenticabile bellissimo stupendo incredibile strappalacrime traumatizzante avrei-molti-altri-aggettivi-ma-ora-non-è-il-momento attesissimo romanzo che conclude una delle trilogie più amate degli ultimi anni in tutto il mondo e che, personalmente, considero un capolavoro assoluto del panorama distopico: gli Hunger Games!!!!!
"Contro ogni previsione, Katniss Everdeen è sopravvissuta all'Arena degli Hunger Games. Due volte. Ora vive in una bella casa, nel Distretto 12, con sua madre e la sorella Prim. E sta per sposarsi. Sarà una cerimonia bellissima, e Katniss indosserà un abito meraviglioso. Sembra un sogno... Invece è un incubo. Katniss è in pericolo. E con lei tutti coloro a cui vuole bene. Tutti coloro che le sono vicini. Tutti gli abitanti del Distretto. Perché la sua ultima vittoria ha offeso le alte sfere, a Capitol City. E il presidente Snow ha giurato vendetta. Comincia la guerra. Quella vera. Al cui confronto l'Arena sembrerà una passeggiata."
***
Inutile girarci troppo intorno: Mockingjay Il Canto della Rivolta non è solo un romanzo che DOVETE LEGGEREperché ve lo dico io, ma è un libro che amerete, che vi farà piangere, che vi convincerà a cambiare e a essere migliori.
Vi sto costringendo ad acquistarlo? Si. Sono esagerata? NO.
Non ve ne pentirete.
N.B. Mi inchino di fronte alla Mondadori per aver mantenuto la copertina.