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domenica 29 dicembre 2013

Top 2013: dieci libri che quest'anno hanno fatto colpo.

Titolo originale: dieci libri che quest'anno hanno fatto palpitare il mio cuore.

Dopo avere anche solo pensato a un titolo di intervento che contenesse parole come "palpitare il mio cuore", il minimo che io possa fare è iniziare con un:



Ecco, ora va molto meglio.
Come da titolo, questo post è una delle primissime classifiche di quest'anno, che partono oggi e continueranno fino ai primi di Gennaio. Sono le classifiche riguardanti il 2013, e che stilerò in pieno al mio Io-lettrice-compulsiva, che parte quindi in grande con i dieci romanzi (o dieci di quelli) che mi hanno fatto palpitare il cuore, ossia possono avermi incantata, stupita o, più semplicemente, fatta diventare come gli zombie nella foto.

Tanto per rincarare la dose.
Nota: le mie classifiche, come ben sapete, sono sempre "classifiche-tanto-per-dire". Non ho un vero ordine mentale, quindi metterò solo dieci dei libri che ritengo i migliori dell'anno. Per quelli per cui ho scritto una recensione, la troverete linkata cliccando sui titoli!

1. A Clash of Kings, di George R. R. Martin - Ovviamente il vero primo romanzo in classifica, il primo che mi viene in mente e il primo che mi ha stregata è stato A Clash of Kings, di George R. R. Martin. Sono arrivata all'ultimo romanzo della saga fino ad ora pubblicato, ma ancora penso a quello che mi ha definitivamente conquistata!
E poi nel caso di George, leggendo divento davvero come gli zombie nella foto.
Edito per Mondadori.


2. Gameboard of the Gods, di Richelle Mead - Un romanzo maturo, indirizzato agli adulti e scritto bene. La società della Mead mi ha incantato e questo mondo distopico, fantascientifico e fantastico mi ha conquistata.
Voglio il sequel.
Inedito in Italia.


3. Unravel Me, di Tahereh Mafi - Come potevo non inserire la Mafi.
Io amo la Mafi, e voi lettori lo sapete bene.
IO LA AMO.
Inedito in Italia.



4. Dare You To, di Katie McGarry - Ho letto anche il terzo companion del romanzo Pushing the Limits, di Katie McGarry, ma il secondo rimane il migliore. Dare You To mi ha emozionata e mi ha fatto vedere gli unicorni. Romantico e coinvolgente!
Inedito in Italia.


5. Hex Hall, di Rachel Hawkins - Dico solo: che risate. Demonglass, il seguito, non mi ha colpito quanto Hex Hall, ma darò comunque una chance all'ultimo libro, Spellbound. Intanto, il primo rimane il migliore. Che risate!
Inedito in Italia.


6. The Dream Thieves, di Maggie Stiefvater - Maggie, Maggie... Che scrittura, che personaggi, che caratterizzazione, che storia, che fantasia.
Maggie Stiefvater è una maga con le parole.
Inedito in Italia.

mercoledì 4 dicembre 2013

The Hunger Games: 10 buone ragioni per correre a vedere Catching Fire e il motivo per cui i libri sono sempre un must.

Scommetto che già dal titolo di questo intervento avete capito di cosa si tratta.
Beh, sì. Proprio ieri sera sono andava a vedere Catching Fire al cinema, La Ragazza di Fuoco, con il cuore in mano e l'anima già devota all'autrice Suzanne Collins.
Vi dirò, le mie aspettative erano buone: avevo visto The Hunger Games (#1) e sapevo che, nei limiti, la Lionsgate era rimasta fedele sin dal principio al romanzo. Avevo anche sentito voci entusiaste di chi si era già precipitato a vedere l'adattamento, ma la maggior parte di queste persone non aveva in precedenza letto il libro, da cui il mio scetticismo.
La verità? È che Catching Fire è stato perfetto e, in questo post, vi darò le mie 10 buone ragioni per fiondarvi a vederlo... e per cui i libri sono comunque sempre una spanna sopra.



Possibili, minuscoli spoiler sul film e spoiler sui libri (cercherò di contenermi sul terzo).


  • La Lionsgate si è impegnata.

Grazie al fatturato del primo film, i nostri eroi si sono potuti permettere un investimento bello grosso per questo sequel, e si vede. Dai costumi agli effetti speciali (che già trovai ottimi nel primo) fino alla trama, la Lionsgate soddisfa le aspettative - i ricavi in giro per il mondo si sono duplicati (e anche più, in alcuni Paesi), e i record non sono mancati (ha abbattuto il box office durante il Thanksgiving in America, tanto per dirne una!), portando le mie aspettative per Mockingjay, Il Canto della Rivolta, alle stelle.
Sarà meraviglioso.

  • La trama è fedele al libro (nei limiti)


Molte volte quando si dice questa frase i lettori compulsivi si aspettano di tutto (solo noi possiamo capire gli orrori in film come Percy Jackson e il ladro di fulmini o L'Ospite, vero?), ma nel caso di Catching Fire potete tirare un sospiro di sollievo! Certo, non è stato possibile inserire proprio tutto, e alcune cose si possono sentire solo se si è nella mente di Katniss:

“Peeta, perché non so mai quando hai un incubo?" dico.
"Non lo so. Non mi sveglio gridando o mi agito tra le lenzuola. Divento come... paralizzato dal terrore," risponde. "Dovresti svegliarmi," gli dico, pensando a tutte le volte che interrompo il suo sonno, anche due o tre volte nelle notti peggiori. Penso al tempo che ci vuole per calmarmi.   
"Non serve. Di solito i miei incubi sono su di te, sul perderti," dice. "Sto meglio quando mi accorgo che sei qui."

“Ma le Ghiandaie Imitatici non sono mai state un'arma," aveva detto Madge. "Sono solo uccelli canterini. Giusto?"
"Sì, penso," avevo risposto, Ma non è vero. Una Ghiandaia non è solo un uccello canterino. Una Ghiandaia Imitatrice (nota: un Mockingjay) è una creatura la cui esistenza la Capitale non aveva mai preso in considerazione. Non avevano immaginato che i loro super controllati Jabberjay (nota: uccelli da cui è nato il Mockingjay) si sarebbero adattati in un ambiente selvaggio, che si sarebbero riprodotti in una nuova forma. Non avevano anticipato il loro desiderio di vivere.

Sarà per il budget maggiore, ma la Lionsgate sembra proprio aver capito l'importanza di non modificare nulla. Farlo, nel caso di una saga come quella in questione, sarebbe stato un errore. I colpi di scena sono sempre e comunque all'ordine del giorno con una scrittrice come Suzanne Collins.

  • Cura nei minimi dettagli

Menzione d'onore: Francis Lawrence ha corretto l'errore in The Hunger Games, dove tutti facevano il simbolo delle tre dita con una mano a caso. Lui in questo sequel ha fatto in modo che venisse usata solo la mano sinistra. E IO TI AMO, FRANCIS.
Poi... Nel primo film mi era capitato di dover spiegare più volte a chi era con me cosa stesse accadendo e le motivazioni di alcuni personaggi (che altrimenti non avrebbero avuto la stessa importanza). Ora, sarò io troppo ossessionata da questi libri, ma penso che The Hunger Games fosse ambiguo in diversi punti, e penso anche che per chi non si fosse trovato in precedenza nei romanzi, nella mente stranamente contorta di Katniss (soprattutto andando avanti nella narrazione), non abbia capito completamente l'importanza di alcune sue azioni e reazioni.
In Catching Fire la cosa è stata in parte corretta e migliorata, grazie all'ausilio di alcune battute dette anche da personaggi esterni alla storia (è stata introdotto la nipotina di Snow, tanto per dirne una, che in alcune scene ha fatto la parte di "voce della ragione" mentre nel libro veniva semplicemente accennata alla fine dell'intera trilogia). È anche vero, però, che più procediamo, più la realtà agli occhi dei personaggi si fa confusa ed estranea. Questa è una di quelle piccole tematiche con cui la Collins gioca costantemente nei romanzi: "Realtà o illusione?", tutto sta lì, alla fine, in quella piccola frase che penso gli attori di cui dispone il cast possano aiutare a portare in vita. La Lionsgate ci sta provando e si vede, ma rimane molto difficile rendere al meglio la testa di una ragazza complicata come Katniss, senza poterne vedere i pensieri. Il talento di attori come la Lawrence aiuta, certo, ma il senso di vuoto che un libro come Il Canto della Rivolta, Mockingjay, ti dà, non è facile da portare sul grande schermo. Mi auguro di riuscire a vederlo e provarlo, però, perché è una delle cose che più ho amato nei romanzi.