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martedì 15 dicembre 2015

Recensione: Talon, di Julie Kagawa

Recensione
Titolo: Talon 
Autore: Julie Kagawa
Traduttrice: Roberta Maresca
Editore: HarperCollins Italia (ex Harlequin Mondadori)
Prezzo: EUR 16,00
Pagine: 360
"Ci fu un tempo in cui i draghi furono cacciati fino quasi all'estinzione dai cavalieri dell'Ordine di San Giorgio. Da allora, nascosti sotto sembianze umane, i draghi di Talon sopravvissuti al massacro si sono moltiplicati e hanno acquisito maggiore forza e astuzia nel corso dei secoli: non manca molto a quando saranno pronti a diventare padroni del mondo, senza che gli esseri umani nemmeno se lo immaginino. Ember e Dante Hill sono gli unici esemplari di draghi fratello e sorella, addestrati per infiltrarsi nella società degli uomini. Ember non vede l'ora di vivere come una teenager qualunque e godersi quell'unica estate di libertà che le sarà concessa, prima di ricoprire il ruolo a lei destinato dentro il regno di Talon. Ma l'Ordine è sulle loro tracce per terminare quanto non era stato fatto nel passato: annientarli tutti. Il cacciatore di draghi Garret Xavier Sebastian, però, non può uccidere, a meno che non sia sicuro di aver trovato la propria preda. E niente è certo quando si tratta di Ember Hill."


Nell'editoria c'è sempre quel libro di cui si parla un po' ovunque in quel determinato momento, che tutti hanno sulla punta della lingua, che tutti citano almeno una volta sul proprio profilo Facebook/Twitter/Instagram e chi più ne ha, più ne metta. C'è sempre, e puntualmente molti finiscono per leggerlo sul serio. Nel caso di Talon, tra quei "molti" ci sono finita anche io durante la sua pubblicazione italiana a Ottobre, gustandomi con l'occasione una nuova avventura descritta da Julie Kagawa, già autrice di romanzi che ho amato come tutta la trilogia delle Regole di Sangue (recensione qui!).

Talon è una storia che aspettavo di leggere da un po', con preamboli che mi avevano seriamente incuriosita. Parliamo dell'Ordine di San Giorgio e i draghi, parliamo di draghi dall'aspetto umano e un cacciatore che gli sta alle costole - tutti elementi che preannunciano una storia coinvolgente e piena d'azione, elementi che però, in questo caso, sono stati un po' fuorvianti.
Ember e Garrett sono i nostri protagonisti. Nello specifico, il romanzo è narrato da entrambi i loro punti di vista, che si alternano per mostrare più angolazioni di una guerra secolare che va avanti tra le due fazioni. Ember, infatti, è un drago con sembianze umane, mentre Garrett è un cacciatore di draghi, incaricato dall'Ordine di San Giorgio di trovare il giovane drago e ucciderlo... senza però la certezza che questo sia Ember. Inizia tra loro, quindi, una danza di incertezze e attrazione che si protende lungo l'intero romanzo, lasciando il lettore in balia della curiosità costante derivante dalla domanda più grande: cosa andrà storto?

I presupposti ci sono, lo ammetto. Ci sono così come la scrittura della Kagawa, sempre in linea con i suoi romanzi e accompagnata in questo caso da un'ottima traduzione a opera di Roberta Maresca. Eppure Talon non è stato capace di coinvolgermi come i precedenti libri dell'autrice, di lasciarmi con il fiato sospeso e il bisogno di averne ancora. Mi è piaciuto, certo... ho anche ritrovato l'intreccio che nei romanzi della Kagawa non manca mai, ben pensato, ma purtroppo è mancata la profonda caratterizzazione e il senso di "drammaticità" che solitamente permea i lavori di questa scrittrice, rendendo quindi Talon una storia carina, ma di poco impatto, con però molti margini di miglioramento nei suoi seguiti.

Nell'attesa dunque della pubblicazione del sequel in Italia (che sarà targato ufficialmente HarperCollins!), consiglio questo romanzo a chi non abbia troppe pretese e desideri una storia incentrata sul mondo dei draghi. Consigliato anche a chi abbia letto la trilogia Firelight, di Sophie Jordan (edita Piemme Freeway), e voglia leggere qualcosa di simile, ma con un intreccio più complesso.

3 stelline su 5



lunedì 26 ottobre 2015

It's Monday! What are you reading? #48


Nuovo appuntamento con la rubrica settimanale It's Monday! What Are You Reading? In cui, per partecipare, vi basterà commentare scrivendo quali romanzi state leggendo in questo momento, quali avete finito di leggere nell'ultima settimana e quali leggerete prossimamente.
Gli ultimi giorni sono stati pieni di buone letture, alcune delle quali adorate e recensite! Eccole qua...

Cosa ho finito di leggere?


Rebel - Il deserto in fiamme, di Alwyn Hamilton, è stata la mia ultima lettura. Un romanzo adrenalinico, dalla trama incessante e un mondo nuovo e curioso. Pubblicato il 21 dalla Giunti Editore, l'ho recensito per voi a questo link!

Cosa sto leggendo?


Talon, di Julie Kagawa. L'avevo messo da parte per leggere Rebel, ma l'ho ripreso per concludere le avventure di Ember e dare un giudizio definitivo. Per ora mi piace abbastanza!

Cosa leggerò in seguito (se tutto va bene)?


The Casquette Girls, di Alys Arden. Inviatomi dalla Skyscape, non vedo l'ora di leggere questo romanzo che verrà ripubblicato in edizione rivisitata il 17 Novembre 2015 in patria. Per chi di voi legga in lingua inglese, presto vi farò avere un parere (se non l'avete ancora letto)!


venerdì 2 ottobre 2015

HarperCollins in Italia - e l'editoria per ragazzi?


È di ieri la notizia: la famosissima casa editrice HarperCollins, attualmente secondo colosso dell'editoria mondiale, approda in Italia dopo l'acquisizione della casa editrice Harlequin Mondadori, nata in principio da una joint venture tra la Mondadori e la Harlequin Enterprises. Si espande, dunque, arriva qui da noi con l'intenzione di continuare sì a pubblicare i romanzi che tutti conosciamo per mano della Harlequin (la collana Harmony, le nuove uscite nel mondo dell'editoria giovanile che negli ultimi tempi questo editore ci ha regalato), ma ampliando il catalogo ad abbracciare il consolidato mondo HarperCollins, famoso all'estero per averci regalato moltissimi titoli di valore, anche per ragazzi.

Ammettiamolo: chiunque tra noi legga in lingua, a leggere la notizia della Harper in Italia avrà perso un battito, ballato la samba e pregato il cielo che la news non fosse falsa. Dopo esserci assicurati della veridicità di quelle parole, abbiamo dedicato una serenata alla Harlequin e la sua direttrice, Paola Ronchi (confermata alla guida di HarperCollins Italia), e siamo finiti a setacciare il catalogo Harper per bearci di tutti quei titoli che potremmo avere, se l'editore in questione vorrà agire in questi termini.

Grazie, signore! Grazie!

Perché cosa significherebbe, in concreto, l'arrivo di un simile editore in Italia? E cosa vorrebbe dire per noi lettori di romanzi per ragazzi, fantasy a più non posso, libri che... beh, spesso e volentieri nel nostro paese cadono in secondo piano?

Per me, la parola chiave è...
Internazionalizzazione dell'editoria. Personalmente, adoro questo concetto. L'idea che la HarperCollins possa seriamente introdursi nel mercato editoriale italiano e in qualche modo contaminarlo attraverso un modus operandi completamente diverso dal solito, mi mette tanta, tanta allegria. Lo so, forse la mia è una speranza che verrà vanificata presto, ma a girl needs to dream, giusto? Io, poi, che sogno carta, cartine e pagine profumate di romanzi, giorno e notte, ho davvero bisogno di qualcuno che mi dica che anche per l'editoria italiana ci sia speranza. Una presenza del genere in Italia, in fondo, potrebbe significare tanto per noi. I lettori italiani potrebbero ritrovarsi con un'offerta più ampia, variegata, e magari anche costante nelle pubblicazioni, mentre gli scrittori italiani potrebbero avere - se mai la HarperCollins deciderà di aprirsi al nostro paese anche in quel senso - una speranza maggiore di avvicinarsi ai loro coetanei stranieri e ottenere, anche grazie a una rete distributiva come quella della Harper, la possibilità di arrivare a un pubblico che altrimenti si sognerebbero. Ovviamente io parlo da lettrice forte di un genere prevalentemente per ragazzi, ma lo stesso discorso si potrebbe applicare a qualsiasi tipo di romanzo, qualsiasi scrittore. Se questa grande novità fosse gestita come potrebbe, ci ritroveremmo davanti a un cambiamento importante nella nostra editoria, che spingerebbe verso una trasformazione di un settore attualmente in crisi, ma proprio per questo soggetto a grandi mutamenti.


O forse sbaglio. Forse tutto questo non sarà altro che un gran polverone, e le mie solo parole piene di speranza di una lettrice con il pallino per le utopie. Sarà il tempo a raccontarci come andrà a finire mentre noi, da bravi appassionati, rimarremo sugli spalti a guardare questa nuova realtà prendere piede.

Intanto pensiamo ai libri, perché è i libri che amiamo. Vi cito alcuni Young Adult editi dalla HarperCollins, che ne dite?
N.b. Alcuni di questi sono disponibili in Italia da parte di altri editori.