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giovedì 8 settembre 2011

Recensione: I Am Number Four di Pittacus Lore

All'inizio erano in nove. Nove alieni che avevano appena abbandonato il loro pianeta natale Lorien dopo l'attacco dei loro nemici, i Megadoriani. Nove alieni dispersi sulla Terra. Nove alieni dalle sembianze di nove normali adolescenti che vivono le loro normali vite, ma che hanno straordinarie capacità. Nove alieni che potrebbero ora trovarsi vicino a voi.

I Nove si sono separati e nascosti. I mogadoriani hanno catturano Numero Uno in Malasia, Numero Due in Inghilterra, e Numero Tre in Kenia. Tutti loro sono morti. John Smith, nel Paradise, Ohio, è il Numero Quattro. E sa di essere il prossimo.

I Am Number Four è il primo intrigante capitolo di una serie che parla di un eccezionale gruppo di ragazzi e la loro lotta per superare il passato, scoprire il loro futuro-e vivere una vita normale sulla Terra.

Io sono il numero quattro.
Io sono il prossimo.

Autore: Pittacus Lore
Titolo: Sono il Numero Quattro
Editore: Nord
Prezzo: EUR 18,60
Pagine: 383

Non sono mai stata una grande amante del genere sci-fi. Spesso ho quasi paura di leggere libri in cui strani esseri provenienti da altri pianeti conquistano il nostro mondo, cosa che però non sembra essere nel primo romanzo dell'autore Pittacus Lore (in realtà pseudonimo di una coppia di autori), Io Sono il Numero Quattro (I Am Number Four).
La storia in cui veniamo proiettati è quella del giovane Daniel/John Smith, detto anche Four, che è costretto a cambiare ogni qualche mese identità insieme con il suo Cepan/guardiano Henri. Four, come fa intendere il nome, è il Numero Quattro di nove giovani Garde, alieni provenienti da Lorien che, in seguito alla distruzione da parte dei Mogadoriani del loro pianeta, hanno trovato rifugio momentaneo sulla Terra con i loro rispettivi guardiani. Sin da subito veniamo avvertiti della presenza dei loro nemici giurati, che li stanno cercando per completare lo sterminio, ma possono ucciderli solo in ordine numerico e con particolari spade. Inoltre i numeri Uno, Due e Tre sono stati eliminati, quindi il prossimo sarà John.

Le premesse gettate dalla trama, in tutta sincerità, sono state ciò che mi ha elettrizzata di più e indotta a comprare questo libro. Mi è piaciuto? Si. L'ho amato? No.
Ho trovato piacevole l'evoluzione di tutta la storia, compresa la maturazione di alcuni personaggi come Sam e la presenza di altri carismatici come Six, però contemporaneamente ho trovato insopportabili diverse cose, a partire dalla scrittura.
Lo stile di Pittacus Lore è semplice e fluido, forse troppo. Le descrizioni sono poche o inesistenti, quasi da far sembrare l'intero romanzo la scenografia di un film. I dialoghi sono scarni e troppo diretti. La superficialità del protagonista, che all'inizio non sembrava così marcata, fa quasi rabbrividire.
La seconda cosa che non ho apprezzato (ho odiato)? Sarah.
Non ho mai avuto il dispiacere di incontrare, nelle mie letture, una protagonista femminile così odiosa e inesistente. Sarah appare all'inizio e, per tutta la durata del romanzo, vive praticamente solo nella mente di John, per ritornare ad appesantire le pagine finali con una presenza fastidiosa e insopportabile. Di lei si conosce poco e nulla. Ama la fotografia e non le interessa avere alcuna spiegazione razionale per quanto riguarda il suo "amato". Non ci è dato sapere nulla sulla loro storia, tranne che il loro amore sbuca come un fungo dal nulla. Lei lo ama (?), e questo le basta (?).

In conclusione, se si guarda solo alla trama del romanzo e a poche altre cose, I Am Number Four può essere una lettura interessante e piacevole. Inoltre il seguito, The Power of Six, è già disponibile nelle librerie americane e si prospetta nettamente più interessante del suo predecessore.


Dove comprarlo?





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