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sabato 8 novembre 2014

La scuola del Racconto, la nuova collana dedicata alla scrittura di RCS - Corriere della Sera

Cari lettori,
Non molto tempo fa ho avuto il piacere di venire a conoscenza di una nuova collana da poco disponibile in tutte le edicole, a cura di Guido Conti e pubblicata da RCS - Corriere della Sera: La scuola del Racconto. Questa bella iniziativa, partita il 6 Novembre con il volume "L'arte di leggere per Anton Cechov", si comporrà fino a fine Gennaio di ben 12 volumi il cui focus sarà uno che sono sicura interessi molti di voi - la scrittura.
La scrittura, sì. Intesa come scrivere e dar sfogo alla propria vena creativa, intesa come una serie di libri piccoli piccoli ma estremamente interessanti che si ripropongono di affrontare il tema della scrittura passando per l'altra faccia della medaglia, la lettura.

L'idea mi ha incuriosita sin da subito. Una serie di libri incentrati sulla scrittura, tra cui figurano volumi con focus su Edgar Allan Poe e il genere della suspence, il thriller (dal 4 Dicembre), oppure le favole con Hans Christian Andersen (dall'11 Dicembre)! O ancora, Carlo Collodi e la satira (15 Gennaio). Insomma, tutti libri che, devo ammetterlo, mi hanno convinta a parlarne con voi, qui su From a Book Lover, ben sapendo come tanti di voi amino la scrittura almeno tanto quanto la lettura - e a quanti di voi non dispiacerebbe approfondire il tema, soprattutto se fatto con una collana tanto curiosa da esporre in libreria. Inoltre se seguite da un po' il blog lo sapete: qui si parla spesso e volentieri di quel meraviglioso processo creativo chiamato scrittura. Come potevo, quindi, farmi sfuggire un'occasione simile?


Uno degli errori più frequenti nei manoscritti che ho letto in tanti anni di lavoro, si trova all’inizio. Un esempio:“Adesso vi voglio raccontare una storia che mia madre mi raccontava spesso quando ero bambino, una storia che mi faceva paura perché avevo conosciuto il protagonista, un uomo che frequentava la nostra casa e alla fine era morto in circostanze misteriose. Tutto accadde il giorno di san Valentino, la festa degli innamorati. Un uomo gigante, altro più di due metri bussò alla nostra porta....”Questo è l’inizio di un racconto. La prima frase si può anche tenere, ma spesso è meglio tagliarla. Vediamo perché: intanto anticipa la storia, ma questo non è un difetto se usato con maestria, può essere un modo per iniziare il racconto in maniera originale anche se, in verità, il racconto comincia, secondo me, proprio con “Tutto accadde...” Oppure si può tagliare tutto e iniziare con “Un uomo gigante...”Io taglierei questa prima parte perché è una specie di motorino d’avviamento della scrittura, che serve a chi scrive per scaldare i muscoli. Così accade spesso di leggere questi inizi nei racconti ma anche nei romanzi dei meno esperti, dove questo scrivere che giustifica l’atto del narrare, serve per arrivare all’inizio vero del racconto. Può avere lunghezze differenti, dalla semplice frase, al paragrafo, alla sola pagina ma può essere lungo anche cinque, dieci, venti pagine e oltre. Provate a tagliare, ne guadagnerà il testo. Si entra subito nel racconto, nella storia da narrare senza tanti preamboli. E’ un consiglio, non una regola, mi raccomando, perché ci sono autori che usano proprio questi preamboli, queste scene più o meno lunghe di apertura, come pagine di poetica e di riflessione sulla storia da raccontare, e si valuterà caso per caso. Cechov, con i suoi racconti brevi, insegna ad entrare subito nella storia da raccontare.

Una delle cose che più mi hanno coinvolta dell'idea di base di RCS è stata quella di puntare molto sul nostro supporto, quello della comunità online di lettori accaniti. Per i più curiosi, tra le attività su cui il Corriere ha deciso di scommettere c'è anche quella di aprire una pagina Tumblr (clicca qui per visitarla) dove condividere tutti gli strafalcioni grammaticali che ritroviamo nella vita di tutti i giorni nei modi più buffi, così come condividere chicche letterarie e materiale perfetto per qualsiasi booklover. Vi invito inoltre, se avete in mente qualche errore colossale che avreste voglia di segnalare al mondo (ne ho così tanti da scoppiare e sicuramente anche voi), a partecipare all'hashtag dell'iniziativa: #OcchioAllaPenna, con cui potete sfogarvi quanto più vi pare (credetemi, anche io lo farò e sarà divertentissimo!).


Cliccate l'immagine per visitare lo store dell'iniziativa!

7 commenti:

  1. Wow *_* grazie della segnalazione! Mi interessa un sacco *_*
    Ne scriverò anche sul mio blog, citandoti naturalmente :)

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    1. Prego Gaia!! Io sto finendo proprio adesso il primo volume della collana e posso assicurarti che sia davvero ben fatta. Mi sta piacendo un sacco ** è chiara e interessante! Spargerne la voce può solo aiutare tanti aspiranti scrittori :)

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    2. Io spero di riuscire a comprarlo domani mattina! Mi fa ben sperare anche il fatto che siano pochi volumi, e non trecentomila come capita a volte, dove è quasi tutto fumo e niente arrosto! E poi mi fido della tua opinione :) Appena finirà nelle mie mani verrò a seccarti con il mio parere :P

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    3. Aggiungiamo anche che i volumi non sembrano essere molto lunghi, anzi! Il primo è di 144 pagine, ma sembra una lezione dal vivo per quanto è fatto bene :) consigliato, sì u.u

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    4. P.s. Aspetto il tuo parere, ovviamente! ;)

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    5. Ciao Isabella!
      Ho acquistato il primo volume *_*
      Non l'ho ancora finito di leggere ma non sta deludendo le mie aspettative, anzi!
      Grazie ancora per avermi fatto scoprire questa raccolta xD

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    6. Prego Gaia! Sono contenta ti stia piacendo :) Io aspetto con ansia i prossimi volumi! Quello sulle favole mi ispira un sacco **

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