Recensione: The Power of Six di Pittacus Lore

L'ho visto tra le news. Ho seguito le storie di quanto accaduto in Ohio. John Smith, là fuori, in fuga. Per tutto il mondo, è un mistero. Ma per me... è uno di noi.
Siamo arrivati in nove, ma qualche volta mi chiedo se il tempo ci abbia cambiati-se crediamo ancora tutti nella nostra missione. Come faccio a saperlo? Siamo rimasti in sei. Ci stiamo nascondendo, mimetizzandoci, evitando di incontrarci tra di noi... ma le nostre Eredità si stanno sviluppando, e presto saremo pronti a combattere. Sarà John il Numero Quattro, e la sua apparizione è il segno che stavo aspettando? E i Numeri Cinque e Sei? Potrebbe uno di loro essere la ragazza dai capelli scuri e gli occhi di tempesta dei miei sogni? La ragazza i cui poteri vanno oltre qualsiasi immaginazione? La ragazza che potrebbe essere abbastanza forte da riunirci tutti quanti?


Hanno preso il Numero Uno in Malasia.
Il Numero Due in Inghilterra.
E il Numero Tre in Kenia.
Hanno provato a catturare il Numero Quattro in Ohio-e hanno fallito.


Io sono il Numero Sette, uno dei sei ancora in vita.
E sono pronta a combattere.

Autore:Pittacus Lore

Titolo: The Power of Six (Lorien Legacies #2)

Editore Italiano: Editrice Nord, pubblicazione ancora incerta

Pagine: 406

-SE NON AVETE ANCORA LETTO "IO SONO IL NUMERO QUATTRO", QUESTA RECENSIONE POTREBBE CONTENERE SPOILER-

Se durante il primo volume di questa serie, "Io Sono il Numero Quattro", non vi siete esaltati, o non avete sentito il bisogno di sapere come sarebbe continuata la storia di John, il Numero Quattro, e gli altri cinque Lorien rimasti (come me, quindi), gettate via i pregiudizi e dedicatevi alla lettura di questo sequel.

In The Power of Six, il duo Pittacus Lore, riesce finalmente a sviluppare al meglio la trama, come non aveva saputo fare nel primo capitolo della saga. I miglioramenti si notano sin da subito, grazie ad uno stile di scrittura decisamente più maturo ed elaborato, che si adatta molto più alle situazioni narrate che quello del primo volume (che, diciamolo, faceva proprio cadere le braccia...). Un altro punto a favore dei due autori è l'aggiunta di un nuovo punto di vista, quello di Marina, il Numero Sette, personaggio semplicemente awesome, che non mancherà di impressionarvi, emozionarvi, e lasciarvi senza parole grazie ai suoi poteri anche loro incredibilmente awesome (sono una fangirl, si era capito?).

Devo inoltre ammettere che ho avuto l'occasione di notare un notevole miglioramento nel personaggio di John, che finalmente si allontana per un bel po' da quella lagna-uccidimi-subito-ti-prego-di Sarah, e questa lontananza ha un effetto a dir poco benefico per il nostro protagonista, perchè inizia a pensare cose sensate, inizia a fare cose sensate ed inizia ad interessarsi a Six e... beh, quando si interessa a Six piovono scintille. E ad Isa piacciono le scintille *giuoia infinita*.

Insomma, The Power of Six è una vera e propria boccata d'aria. Certo, c'è ancora molto su cui lavorare, ma tra accenni a battute finalmente simpatiche e divertenti

"If you ever know a man who tries to drown his sorrows, kindly inform him his sorrows know how to swim." 
("Se conoscerai mai un uomo che cerca di affogare le sue pene, informalo gentilmente del fatto che le sue pene sanno nuotare.")

 e possibili svolte in positivo che devono essere sfruttate, le pieghe prese dalla storia mi fanno pensare che gli autori abbiano voluto all'improvviso porre un cambiamento di rotta nei loro piani (vi prego, continuate così), migliorando esponenzialmente tutta la serie e dando un senso a molte cose che, davvero, non avevano un perchè di esistere.

Gettando le somme, aspetto con ansia il seguito previsto per l'Agosto 2012 e che, da poco annunciato, si intitolerà "The Rise of Nine", perchè questo sequel mi ha conquistata, mi ha colpita e, perchè no, anche divertita.

Consigliato a chiunque voglia leggere un bel libro sci-fi, senza troppe pretese ma anche incredibilmente interessante!

Dove comprarlo?

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