Recensione Destiny di Maggie Stiefvater

Nuala è in parte una musa, in parte un vampiro con capacità psichiche. Se la libertà di cantare, scrivere o creare le è negata, il suo marchio è inconfondibile: ha alle spalle una scia di brillanti poeti, musicisti e artisti morti tragicamente giovani. Ogni tredici ad Halloween brucia in un falò e rinasce dalle sue ceneri senza alcun ricordo, tranne quello che riguarda il momento della sua morte. James è il migliore suonatore di cornamusa nello Stato della Virginia, e probabilmente il più giovane e bello: è questo ciò che pensa di lui Nuala. Ma James, estremamente convinto delle sue capacità e innamorato di un’altra ragazza, rifiuta le attenzioni di Nuala. Lui è occupato con problemi più grandi: una figura enigmatica gli appare al tramonto mentre avvolge in una spirale Dee, la sua ragazza. Dee è al centro di un gioco mortale, e mentre James fatica a districare i fili aggrovigliati della storia, Nuala lo segue, convinta che lui le faccia da specchio e nella speranza che prima o poi il suo affetto venga ricambiato. Ma mentre James comincia a realizzare i suoi sentimenti per entrambe, Dee e Nuala stanno mutando, Halloween si avvicina, con i suoi fuochi e riti per i defunti, mortali sia per Nuala che per Dee… E James può salvare solo una delle due

Autore: Maggie Stiefvater

Titolo: Destiny/Ballad (A Gathering of Faerie #2)

Editore: Fanucci

Prezzo: EUR 13,60

Pagine: 352

-SE NON AVETE ANCORA LETTO "WHISPER" ("LAMENT"),

QUESTA RECENSIONE POTREBBE CONTENERE SPOILER-

Per tutti quelli che leggendo la trama abbiano avuto qualche dubbio: Whisper non ha nulla a che vedere con Destiny. Ed è proprio questo il bello.

La Stiefvater, con questo secondo volume della serie sulle fate assassine, cambia completamente le carte in tavola, dimostrando ancora una volta la sua abilità nel ritrarre al meglio i suoi personaggi, rendendoli semplicemente fantastici.

James si è iscritto alla famosa scuola di musica Thornking-Ash per seguire Dee, di cui è da sempre innamorato ma che non ricambia i suoi sentimenti, perseguitata dal doloroso ricordo dell'unico uomo che abbia mai amato, Luke. Nella stessa scuola, Nuala sta cercando un giovane uomo dotato di un gran talento, per poterlo ispirare, e dopo aver sentito la cornamusa di James ne diviene totalmente ossessionata. Tradotto: tutti i requisiti per creare qualcosa di davvero interessante.

Lo stile della Stiefvater si evolve dalla sua prima opera, Whisper, rimanendo però saldamente ancorato a quella poeticità che la distingue da molte autrici contemporanee e che rende ogni sua lettura sempre un po' magica. La storia è affascinante e non lascia il tempo di respirare, costringendo il lettore a tenere gli occhi incollati sulle pagine e a lasciarsi scappare troppo spesso sospiri o risate isteriche.

Il POV non è più focalizzato solo su Deirdre, detta anche "Dee", ma si concentra sul suo migliore amico James, che non aveva avuto molto spazio in Whisper, e sulla musa (metà fata, metà umana) Nuala. Per chi si stesse chiedendo che ruolo avrà quindi Dee... non preoccupatevi, si intravede ancora con saltellanti sms non inviati e pesanti (si, davvero pesanti) sbalzi d'umore. In Destiny però, a brillare sono i due protagonisti, che vengono approfonditi nel modo unico e peculiare della nostra Maggie, dimostrando diversi lati di James che lo rendono incredibilmente affascinante e al tempo stesso mostruosamente dolce, e arrivando, con il personaggio di Nuala, a creare una di quelle protagoniste femminili che definisco volentieri "perfette".

Insomma, questo romanzo non vi deluderà, ma anzi vi costringerà a volere di più anche sapendo che non ne avrete. Vi costringerà a voler imitare le strane manie ossessive di James, che scrive ogni minimo pensiero sul proprio corpo, o il comportamento sfacciato ed incredibilmente cool di Nuala, che ama chiudersi nei cinema per seguire il flusso dei suoi pensieri.

"Ti aspetto da sempre."

"'Da sempre' come diverse centinaia di anni, o 'da sempre' da quando è iniziata la mia lezione?"

E a questo punto, date un'opportunità a questo romanzo, anche non avendo letto Whisper (ma sarebbe comunque preferibile), perchè ne vale davvero la pena.

Voto:

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