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sabato 25 ottobre 2014

Recensione: La Stella Nera di New York, di Libba Bray

Recensione
Titolo: La Stella Nera di New York (The Diviners #1)
Autore: Libba Bray
Traduttore: Donatella Rizzati
Editore: Fazi
Pagine: 585
Prezzo: EUR 14,90
"New York City, 1926. I vetri dei grattacieli risplendono dei bagliori di mille feste animate da balli sfrenati a ritmo di charleston e dal tintinnio delle perle sui vestiti luccicanti. L'alcol scorre a fiumi nonostante i divieti e, a giudicare dall'effervescenza di Manhattan, il mondo sembra destinato a un futuro radioso. È qui che in seguito all'ennesima eccentricità viene spedita dai genitori l'irriverente Evie O'Neill, una ragazza dell'Ohio che non aspetta altro che tuffarsi tra le infinite possibilità offerte dalla metropoli. A ospitarla è lo zio Will, un professore, parente dei Fitzgerald, che dirige il Museo Americano del Folklore, delle Superstizioni e dell'Occulto, detto anche Musco del Brivido: un luogo magico dal fascino decadente, che custodisce nelle sue teche e tra i suoi bui corridoi le tracce del retroterra misterioso dell'America. Ma quando lo sfolgorio della città viene oscurato da una serie di delitti a sfondo esoterico, New York precipita in un vortice di paura ed Evie, che da subito assiste lo zio nella consulenza alla polizia, è chiamata a collaborare alle indagini, anche per quel suo dono di vedere il passato delle persone toccando un oggetto a loro appartenuto. Muovendosi tra fumosi jazz club e bassifondi urbani, scintillanti negozi e sale spettrali, la ragazza s'inoltrerà insieme a molti compagni di strada in un gorgo di eventi evocato dal passato, e che nel passato dovrà essere ricacciato, pena il sopravvento di un antico male oscuro."


Quante volte capita, quando meno ce l'aspettiamo, che il folle desiderio di un romanzo che abbiamo in libreria da secoli (o quasi) inizia ad attanagliarci e, finalmente, decidiamo di dargli la chance - quella chance che poi ci porta ad amarlo dalla prima all'ultima pagina?
A me non capita spesso, ma con La Stella Nera di New York è scoccata quella scintilla, quella fiamma che ti divora lentamente... E sono finita a ringraziare qualsiasi essere superiore me lo abbia fatto acquistare in prima battuta.

La Stella Nera, il cui titolo in lingua originale è The Diviners, è il primo romanzo dell'ultima saga di Libba Bray, autrice diventata famosa grazie al romanzo Una Grande e Terribile Bellezza, primo volume della trilogia di Gemma Doyle (disponibile in Italia per Elliot Edizioni). Ambientato nella New York dei ruggenti anni Venti, è forse da questa ambientazione che ricava i suoi punti di forza più grandi: il lettore, immerso in un mondo in cui tutto è possibile nel 1926, appena prima della Grande Depressione del '29, si ritrova a girare tra le vie della Grande Mela sotto diversi punti di vista - Evie O'Neill su tutti - che con caratteri estremamente diversi e allo stesso tempo affini si muovono tra le feste notturne a suon di jazz, i divertimenti di ogni giorno, la perenne vitalità di una città che ha tutto e può solo ottenere sempre di più, i cui abitanti sono certi di vivere una delle epoche più frizzanti ed esuberanti di sempre, in cui l'occultismo e il soprannaturale cadono a pennello a dipingere una storia inquietante e misteriosa, intessuta abilmente da Libba Bray tra il sottofondo di un sassofono e il grido delle sirene della polizia.
Prendete Evie, la protagonista dai trascorsi ribelli in una cittadina dove tutti conoscono tutto l'uno dell'altro, e inseritela in una città come New York. Ne ricaverete delle belle, ve lo assicuro! Un personaggio che inizia con una immaturità di fondo che in 600 pagine ottiene una maturazione sensazionale. Accanto a lei brillano tutti i protagonisti di una caratterizzazione efficace e mostrata alla giusta velocità, tra cui nel mio cuore si sono imposti Theta e Memphis, due personaggi che insieme con molti altri ho il sentore avranno molto altro da raccontare nei prossimi volumi della storia.

mercoledì 17 settembre 2014

Waiting On Wednesday #31 - Lair of Dreams


Waiting On Wednesay è la rubrica ideata dal blog Breaking the Spine in cui, il mercoledì, è possibile parlare di un libro o più che stiamo aspettando con impazienza.
In questi ultimi giorni ho finalmente iniziato a leggere un romanzo acquistato da secoli, ma che solo adesso mi sono decisa ad aprire. Si tratta de La stella nera di New York, di Libba Bray! Una storia che mi sta letteralmente facendo impazzire. Proprio per questo nel Waiting On Wednesday non poteva mancare il seguito di "The Diviners" (il titolo originale della Stella nera): Lair of Dreams!


Trama de La stella nera di New York.New York City, 1926. I vetri dei grattacieli risplendono dei bagliori di mille festeanimate da balli sfrenati a ritmo di charlestone dal tintinnio delle perle sui vestiti luccicanti. L’alcol scorre a fiumi nonostante i divieti e, a giudicare dall’effervescenza di Manhattan,il mondo sembra destinato a un futuro radioso. È qui che in seguito all’ennesima eccentricità viene spedita dai genitori l’irriverente Evie O’Neill, una ragazza dell’Ohio che non aspetta altro che tuffarsi tra le infinite possibilità offerte dalla metropoli. A ospitarla è lo zio Will, un professore, parente dei Fitzgerald, che dirige il Museo Americano del Folklore, delle Superstizioni e dell’Occulto, detto anche Museo del Brivido: un luogo magico dal fascino decadente,che custodisce nelle sue teche e tra i suoi bui corridoi le tracce del retroterra misterioso dell’America. Ma quando lo sfolgorio della città viene oscurato da una serie di delitti a sfondo esoterico, New York precipita in un vortice di paura ed Evie, che da subito assiste lo zio nella consulenza alla polizia, è chiamata a collaborare alle indagini, anche per quel suo dono di vedere il passato delle persone toccando un oggetto a loro appartenuto. Muovendosi tra fumosi jazz club e bassifondi urbani, scintillanti negozi e sale spettrali, la ragazza s’inoltrerà insieme a molti compagni di strada in un gorgo di eventi evocato dal passato, e che nel passato dovrà essere ricacciato, pena il sopravvento di un antico male oscuro.