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sabato 6 giugno 2015

Recensione: Maze Runner - Il Labirinto, di James Dashner

Recensione
Titolo: Maze Runner - Il Labirinto
Autore: James Dashner
Editore: Fanucci
Pagine: 408
"Quando Thomas si risveglia, le porte dell'ascensore in cui si trova si aprono su un mondo che non conosce. Non ricorda come ci sia arrivato, né alcun particolare del suo passato, a eccezione del proprio nome di battesimo. Con lui ci sono altri ragazzi, tutti nelle sue stesse condizioni, che gli danno il benvenuto nella Radura, un ampio spazio limitato da invalicabili mura di pietra, che non lasciano filtrare neanche la luce del sole. L'unica certezza dei ragazzi è che ogni mattina le porte di pietra del gigantesco Labirinto che li circonda vengono aperte, per poi richiudersi di notte. Ben presto il gruppo elabora l'organizzazione di una società disciplinata dai Custodi, nella quale si svolgono riunioni dei Consigli e vigono rigorose regole per mantenere l'ordine. Ogni trenta giorni qualcuno si aggiunge a loro dopo essersi risvegliato nell'ascensore. Il mistero si infittisce quando - senza che nessuno se lo aspettasse - arriva una ragazza. È la prima donna a fare la propria comparsa in quel mondo, ed è il messaggio che porta con sé a stupire, più della sua stessa presenza. Un messaggio che non lascia alternative. Ma in assenza di qualsiasi altra via di fuga, il Labirinto sembra essere l'unica speranza del gruppo... o forse potrebbe rivelarsi una trappola da cui è impossibile uscire."


C'è un momento nella vita da lettori di ognuno di noi in cui tutto sembra andare liscio. Ogni libro che leggiamo è relativamente apprezzabile e, a volte, anche qualcosa in più. La dea bendata sembra assisterci in ogni nosta mossa letteraria fino a che... Eccolo.
Il colpo che non ci aspettavamo, presi com'eravamo dal nostro paradiso di letture. La mazzata: e una mazzata doveva pur arrivare da qualche parte, non è vero? Per la sottoscritta è arrivata da parte di Maze Runner - Il Labirinto, primo romanzo dell'omonima trilogia di James Dashner e fonte da cui è stato tratto il fantastico film che mi ha convinto a dare una chance a questa lettura. Chance che, con il senno di poi, avrei preferito di gran lunga non dare.


Non mi perderò troppo in fronzoli e riassunti di trame perché per quello la sinossi basta e avanza, ma vi dirò direttamente: Maze Runner non mi è piaciuto. Con aspettative alte quali quelle che avevo dopo aver visto il primo film mi sarei aspettata una storia appassionante, con personaggi credibili e misteri, situazioni coinvolgenti e una scrittura se non ottima, di certo buona. In fondo i libri sono sempre meglio delle trasposizioni, vero?
No.
Il Labirinto non ha neppure la metà di quegli elementi. O meglio - li ha, ma nascosti dietro una scrittura e un'incapacità di fondo da parte dell'autore di tirarli fuori. Storia appassionante? C'è, ma scritta male. Personaggi? Ci sono e avrebbero anche le carte in regola per brillare, ma sono lasciati ad ammuffire in una personalità unilaterale e poco articolata. Dashner crede che basti definire un personaggio "intelligente" per farlo essere tale.
Beh, James, no. Non è così. Se scrivi un romanzo in cui il tuo intelligente protagonista si comporta da babbeo, babbeo rimane. E miei lettori, credetemi quando vi dico che Thomas lo è. Moccioso egocentrico.
Vogliamo parlare poi del pacing? Quest'ultimo  è completamente fuori tempo, trattato con leggerezza così tanto che penso possa anche sembrare un insulto dire che sia una scrittura mirata ai più giovani. È semplicemente una scrittura poco curata, dove l'autore ha pensato di far muovere il suo intero romanzo esclusivamente grazie al plot, che però viene fuori mal disegnato e con un pacing, come citato, sconnesso. Ci tengo a sottolineare: gli sceneggiatori del film hanno in questo caso avuto il buon senso di modificare i tempi narrativi che, se fossero rimasti quelli del libro, avrebbero distrutto la trasposizione.

Che dire, più di ciò che è stato già sviscerato? Beh, non molto. Posso dirvi che non consiglio Il Labirinto ai lettori che, come me, hanno già avuto esperienza con il genere distopico o post-apocalittico. Potrebbe rivelarsi una bella lettura per i più piccoli o lettori alle prime esperienze con queste storie, ma se cercate qualcosa di articolato e ben scritto, rivolgetevi ad altri lidi.

P.s. Il film è comunque consigliato. Penso proprio vedrò il prossimo!

2 gusci su 5, e solo perché il film mi è piaciuto.

sabato 12 aprile 2014

Pagine tra Piccolo e grande schermo: Seventh Son, Colpa delle Stelle [TFIOS] & Maze Runner [Il Labirinto]


Pagine tra Piccolo e grande schermo è la rubrica occasionale che il blog pubblica quando, spulciando tra la rete (o attraverso qualsiasi altro media, effettivamente...), mi capita di incappare in notizie relative ad adattamenti cinematografici/televisivi di romanzi letti o meno, futuri o attuali che mi ispirino abbastanza da parlarne. Oggi è il tempo di commentare alcuni trailer che, credeteci o meno, non avevo mai visto prima di decidere di cercare qualche curioso adattamento. Due di questi li conoscevo di fama, ma non li avevo mai guardati - ora li ho visti,  adorati e non vedo l'ora di vedere i film per intero.
Ovviamente, non vedo l'ora di leggerne prima i libri!


Seventh Son, tratto dal romanzo La maledizione del mago (The Last Apprentice: Revenge of the Witch), di Joseph Delany, è stato posticipato molte volte e la data di rilascio attuale è il 6 Febbraio 2015 in patria - quindi ho tempo per leggere il romanzo! Nel cast sono presenti Ben Barnes, Julianne Moore, Jess Bridges e altri.
Ragazze, non c'è bisogno di gridare alla sola menzione di Barnes.
Anche se capisco perché quel poster sia nocivo.



Il trailer, ebbene sì: ispira. In realtà è difficile un trailer non ispiri, visto che sono fatti proprio per "ispirare". Vi ho inserito una versione sottotitolata in italiano (non abbiamo ancora la versione doppiata)!
Voglio leggere il libro, like now. Qualcuno lo ha già fatto?


Il secondo trailer è quello di Colpa delle Stelle (The Fault In Our Stars), dal romanzo di John Green. Su, ridete pure perché prima di oggi non l'avevo visto. Non so perché, ma l'hype intorno al libro e film mi continua a tenere a distanza. C'è anche da dire che, da quel che ho capito, è una di quelle storie che ti strappa il cuore e, beh... io lo ho molto fragile, ecco.
Mi si spezza facilmente, e tendo a preservarlo.
In ogni caso, il rilascio è previsto per il 6 Giugno in America, ma per il 4 Settembre 2014 in Italia - ciò significa che ho ancora tempo per leggere il romanzo! Il cast vede protagonisti Shailene Woodley e Ansel Elgort, e io sottolineerei anche Sam Trammell nel ruolo del padre della Woodley, che i fan di True Blood riconosceranno come il caro, vecchio Sam Merlotte!