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giovedì 24 luglio 2014

30 Giorni di Libri e Letteratura [Challenge] #19




19. Un libro che pensi sia molto sottovalutato

Uff, siamo già al diciannovesimo appuntamento con questa rubrica? Wow. Come vola il tempo! Poi guardo a quanti giorni siano passati dal primo intervento e scuoto la testa rassegnata.
Presto dovrò riprendere a studiare. Le sigh.
Adesso, però, è tempo di challenge e di una puntata moooolto difficile. Quale libro pensiamo sia molto sottovalutato?
Eh. Difficile dirlo visto che viaggiamo sulla sottile linea del soggettivismo, ma qualche titolo posso trovarlo...

Tra tutti mi sento di dare la medaglia a Pure, di Julianna Baggott.



Un grande boato, il sole che emana la luce e il calore di tre stelle sovrapposte, e il mondo svanisce, spazzato via dal fuoco. È il giorno delle Detonazioni, il giorno in cui l'umanità si divide in due: da un lato i Puri che, rifugiatisi nella Sfera, sono privi di deformazioni o cicatrici sul corpo; dall'altro i Sopravvissuti che, coi loro corpi deformi, fusi con gli oggetti più disparati, si aggirano tra i detriti e le pozzanghere nere di pioggia della terra esplosa. Pressia aveva sette anni quando le Detonazioni le regalarono una bambola al posto di una mano. Ora ha quasi sedici anni e la bambola è divenuta parte di lei. Tuttavia, nel magazzino sul retro di un negozio di barbiere dove vive con suo nonno, Pressia pensa a volte che sarebbe bello essere Puri, cancellare le cicatrici, vivere in quella Sfera da dove qualche settimana dopo le Detonazioni lasciarono cadere sulla terra devastata un messaggio che diceva: "Sappiamo che siete li, fratelli e sorelle. E un giorno emergeremo dalla Sfera per unirci a voi, in pace". Invece Pressia deve ora guardarsi dall'ORS, il cui acronimo significava Operazione Ricerca e Salvataggio, e aveva l'obiettivo di ripristinare le unità mediche, redigere liste dei morti e dei sopravvissuti e poi formare una piccola milizia per mantenere l'ordine. Trasformata in Operazione Rivoluzione Sacra, L'ORS governa infatti col terrore e arruola tutti i sedicenni con lo scopo di abbattere, un giorno, la Sfera.


Snobbato, poco conosciuto, poco amato. Non credo la Baggott abbia avuto il riconoscimento che avrebbe meritato, il che è un peccato perché ancora oggi, a distanza di anni, ogni tanto ripenso alla storia del primo romanzo. Non lessi neppure il sequel presa com'ero da altre letture, ma mi sa che a breve dovrò rimediare...!
Per chi fosse interessato, Pure è stato pubblicato in Italia con il nome di "Memento. I sopravvissuti".

E voi? C'è un libro che pensate sia sottovalutato? A chi dareste la medaglia?

4 commenti:

  1. L'ho letto e non mi è piaciuto molto. Aveva un tono così triste e rassegnato, alle volte persino la protagonista sembrava volesse arrendersi, come se non avesse un reale motivo che la spingesse a sopravvivere... l'ho letto appena uscì e adesso non me lo ricordo a perfezione, ma alcune immagini mi sono rimaste impresse: le donne fuse con i loro bambini, i due fratelli che condividevano la schiena ...
    Vorrei comunque che pubblicassero il seguito perchè mi dà fastidio lasciare le cose a metà. Chissà, magari andando avanti o rileggendo il primo, lo rivaluterei.

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    1. Vedi, però ti sono rimaste impresse alcune cose! Solo i buoni libri posso o lasciarti qualcosa :) a me era piaciuto il tono, perché estremamente realistico. Spero però che nei seguiti sia cambiato!!

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  2. Non l'ho mai sentito, chissà com'è *_*

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    1. Consigliato! È un libro di quelli pensati. L'autrice muove critiche consapevoli alla nostra società, che ti faranno anche impressione in alcuni punti.

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