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sabato 24 gennaio 2015

Segnalazione: Percy Jackson racconta gli dei greci, di Rick Riordan!


Mese di magra, quello di Gennaio. Costellato da una serie di romanzi che si impilano sulla già altissima torre di libri da leggere, da impegni e studio da soffocare e da una crisi "libresca" senza precedenti. Cosa leggere, a chi dare una chance?
In questi casi, non c'è niente di meglio che guardarsi intorno e parlare anche sul blog di libri che potrebbero incuriosire i lettori. In particolare oggi è il turno di una raccolta di storie sugli dei greci narrata niente-poco-di-meno che da Percy Jackson in persona, grazie alla divertentissima penna dell'ormai adorato Rick Riordan.


«Innanzitutto vi racconterò come fu creato il mondo. Poi snocciolerò una lista di dei e vi dirò le mie opinioni su ciascuno. Spero solo di non farli arrabbiare tanto da incenerirmi prima che…
AGGGHHHHHHH!
Scherzavo! Sono ancora qui. Voglio cominciare con la storia della creazione secondo gli antichi Greci, che, tra l’altro, è decisamente incasinata. Infilate occhiali protettivi e impermeabile.
Pioverà sangue».

Amori, passioni, eroismi, avventure, colpi di genio. Ma anche furti, bugie, pugnalate alle spalle, fratricidi e, per non farsi mancare nulla, anche un pizzico di cannibalismo.
Gli dei della mitologia greca, si sa, hanno un caratterino pepato, e nessuno meglio di Percy Jackson conosce gli esiti spesso catastrofici delle loro estrosità.
Del resto, un semidio ha uno sguardo privilegiato sugli abitanti dell’Olimpo e può svelarci le loro storie osando intitolarle “Tutti pazzi per Afrodite”, “Zeus ammazza tutti”, “Dioniso conquista il mondo grazie a una bevanda rinfrescante” o “Artemide sguinzaglia il Maiale della Morte”. Dissacrante e ironico come sempre, ma al tempo stesso preciso e accurato nel racconto dei miti greci più famosi, Rick Riordan torna con una guida divertentissima al Monte Olimpo e dintorni, dopo la quale Titani, Ciclopi e divinità primordiali vi sembreranno familiari come i vostri cugini.

lunedì 19 gennaio 2015

Recensione: Isla and the Happily Ever After, di Stephanie Perkins

Recensione
Titolo: Isla and the Happily Ever After
Autore: Stephanie Perkins
Editore: Inedito in Italia
Pagine: 352
Sinossi tradotta da me - citare per eventuale uso!
"La romantica Isla ha una cotta per il disegnatore introspettivo Josh dal loro primo anno alla Scuola Americana di Parigi. E dopo una chance di incontrarlo a Manhattan durante l'estate, l'amore potrebbe essere più vicino ad Isla di quanto lei stessa pensasse. Ma all'inizio del loro ultimo anno di liceo in Francia, Isla e Josh sono costretti ad affrontare le sfide che ogni giovane coppia deve fronteggiare, inclusi dramma familiari, incertezze sul futuro e il rischio di non potersi rivedere."



Gennaio 2015 - è stato annunciata la pubblicazione in Italia del primo romanzo di Stephanie Perkins, Anna and the French Kiss che da noi verrà rinominato come "Il Primo Bacio a Parigi". Per "festeggiare", mi sono finalmente decisa a scrivere la recensione del terzo e ultimo companion di questa dolcissima e spensierata serie: Isla and the Happily Ever After.

Se già il nome non vi ha fatto venire voglia di sparare cuori in cielo ("Isla e il Vissero Felici e Contenti"), non so cosa potrebbe riuscirci. Isla è la storia di due personaggi che avevamo avuto modo di conoscere nel romanzo di Anna ed Etienne, e che finalmente tornano a far parlare di loro con la storia forse più bella dell'intera saga parigina.
Isla è una ragazza timida ma intelligente e, anche se a vederla non si direbbe mai, estremamente forte. Josh è invece il tipo con la testa tra le nuvole, l'artista dal cuore d'oro e il sorriso a fior di labbra, che nasconde pensieri difficili da spiegare. Tra loro scocca la scintilla nel momento in cui Isla, colpita dagli effetti di medicinali un po' troppo forti, si decide una volta per tutte a parlare con il ragazzo per cui ha una cotta da una vita intera. I due tra un sorriso e l'altro inizieranno a conoscersi e intraprenderanno una storia d'amore che vi lascerà con il fiato sospeso per la dolcezza.

"Kismet sta chiudendo."
"Cos'è Kismet?"

"Il Destino," dice lui.

"Cosa?"

"È il nome del locale."

Come al solito, Stephanie Perkins non si fa pregare. La sua penna è riconoscibilissima, nonché piena di quella poesia che solo la città di Parigi con una bella storia d'amore può portare in vita. I personaggi che questa volta percorrono quelle strade hanno un approfondimento che i primi della Perkins, forse per inesperienza della stessa, non avevano. Isla e Josh sono profondamente diversi da Anna ed Etienne, Lola e Cricket - hanno un carattere agli antipodi, eppure riescono a stregare il lettore tanto quanto i predecessori... Forse anche di più. La loro storia si intreccia diversamente dalle precedenti ed è forse un po' più matura delle altre. Gira intorno alle loro insicurezze, dipinte dalla penna elegante della Perkins che sfiora le pagine come una piuma portando in vita tutta la magia che il lettore desidera trovandosi a leggere un suo libro. Personalmente, mi ha risollevato il morale in un periodo in cui ho avuto frizioni con i romanzi di un po' tutti i tipi. Ogni tanto capita e trovare una storia che ti riporti sulla retta via è importante, no? Per questo penso la Perkins sia e sarà per sempre una grande garanzia.

mercoledì 7 gennaio 2015

Inizio di un nuovo anno, al via con i nuovi propositi!

Primo post ufficiale del 2015 per From a Book Lover! Con un po' di ritardo (una settimana, eh? Beh, ero in vacanza...) sono arrivata anche io a festeggiare sul blog l'inizio del mio anno, nonostante parta nella realtà con me in preda a una folle sessione di studio, ma sempre dedita alla lettura, di fumetti o libri che sia.

Anche quest'anno si parte con i buoni propositi. Ognuno ne ha, ognuno ne racconta... bene. E quelli della sottoscritta?

1. Migliorare il blog. Devo cambiare la grafica, finire di scrivere alcune recensioni, creare nuove rubriche e... Beh, nell'ultimo mese mi sono davvero "gingillata" tra i pranzoni e cenoni di famiglia e non. Il mio stomaco invoca pietà... Ma spero di riuscire a essere molto più presente adesso che sono tornata alla relativa normalità.


2. Concludere 50 libri. Da ormai un anno a questa parte (inizio con questo il secondo), la mia challenge annuale ammonta a cinquanta libri. Molto meno dei miei record (oltre il 100) dei tempi del liceo, ma questo è ciò che vi combina l'università: attenzione, oh voi che vi iscrivete. La buona notizia? Nel 2014 sono riuscita nel mio intento.
La cattiva notizia? Ce l'ho fatta per un pelo e non ne vado fiera.

3. Recuperare alcune serie lasciate incomplete, in attesa di nuovi volumi. Come gli ultimi volumi di Rick Riordan, o l'ultimo romanzo della Maas. Mi attendono!


4. Finire una volta per tutte gli ebook che ho sul kindle. Questa sarà dura, ma ci proverò! Se li ho presi, dovrò pur leggerli.