Ah! Libri, libri e ancora libri. È bello poter trovare un po' di tempo per dedicarsi alla passione della lettura, soprattutto quando si leggono romanzi divertenti e coinvolgenti come Awry, secondo volume della trilogia degli Arcieri di Avalon, attualmente inedita in Italia e nata dalla penna di Chelsea Fine.
Spoiler per chi non abbia letto il primo libro!
Anew ci aveva lasciati con un twist davvero... inaspettato. La nostra protagonista è morta e il panico regna sovrano tra i personaggi restanti per alcuni capitoli, finché Scarlet non torna in vita in un modo in cui, in precedenza, non aveva mai fatto. Se nel passato era infatti scomparsa a ogni morte, per tornare dopo anni, decenni (o anche secoli), stavolta il suo corpo non svanisce, lasciandola a vivere la sua nuova vita nello stesso periodo storico e luogo in cui aveva vissuto la precedente, con gli stessi ricordi e sentimenti.
Le cose, e questo è chiaro a tutti i protagonisti, stanno cambiando. La fine si avvicina e così la caccia alla Fontana della Giovinezza incombe sempre di più. I tempi si restringono e Scarlet deve trovare il modo per venire a patti con se stessa, con le sensazioni che neppure lei comprende appieno e i segreti che lentamente verranno svelati nella ricerca più pericolosa della sua vita.
Nate guardò Heather. "E per te è... tutto okay?"
"Okay?" Heather fece un passo avanti. "Ho appena scoperto che l'immortalità e le maledizioni sono roba vera." Alzò le mani al cielo. "Sto benissimo!"
Tristan incrociò le braccia sul petto. "Ti sei per caso persa la parte dove si parla di morte e tormento?"
Heather gli sorrise. "Ah, Tristan. Sei un raggio di sole."
Chelsea Fine, ormai mi è chiaro, deve essere una di quelle scrittrici capaci di mettere quel pizzico di magia nelle proprie storie. Perché? Beh, nonostante la storia di Anew non fosse partita nel migliore dei modi, la sua continuazione mi aveva convinta molto e il suo finale ancora di più. Con questo nuovo romanzo, Awry (vai con i nomi semplici, eh Chelsea), il piacere di leggere questa storia si afferma ancora di più, diventando una costante durante tutta la lettura.
Ci troviamo davanti a una scrittura di tutto rispetto. La Fine scrive bene per essersi auto-pubblicata, con pochissimi errori di editing e tanta ironia condita di una buona capacità di scrivere sequenze di azione che non annoino i lettori. Insieme a ciò sottolineo come, diversamente da molti "coetanei", sia stata capace di intrecciare delle relazioni tra i personaggi senza farle sembrare eccessivamente forzate - il triangolo, in particolare, si è rivelato avere un senso compiuto ai fini della trama, cosa che ho apprezzato molto!
Awry è in definitiva un ottimo secondo libro. Meglio del primo, coinvolge il lettore al punto che non potrete non iniziare immediatamente Avow, ultimo romanzo della trilogia che presto recensirò sul blog! Unica pecca? Non è disponibile in italiano perché attualmente inedito. Se volete però iniziare a farlo, l'inglese in cui è scritto è semplice e scorrevole, quindi non dovreste avere problemi! Se siete invece abituati a queste letture vi consiglio di dargli un'occasione senza però avere tante aspettative. Lo apprezzerete ancora di più!
3.5 gusci su 5.
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