Cari lettori, sapete quanto sia dura concludere la lettura di una serie che ti ha appassionato e hai il terrore non riesca a soddisfare le tue aspettative verso i suoi ultimi volumi? Nel caso la vostra risposta fosse un no - vi assicuro che è una delle cose più difficili da fare ed è anche il motivo per cui solo adesso, dopo mesi e anni di attesa, ho deciso di dare una chance a The Fiery Heart, il quarto volume della saga Bloodlines della Mead.
In TFH, Sydney Sage è alle prese con una vita abbastanza... ehm, movimentata. Divisa tra le sue simpatie per i vampiri - in particolare verso Adrian Ivashkov - e gli alchimisti che non sembrano volerne sapere nulla di quelle "maledette creature della notte", Sydney è alle prese con così tanti segreti da soffocare. Ed è proprio questa una delle note cruciali del romanzo: dopo tre libri di introduzione alla vita che ormai amiamo della nostra protagonista, The Fiery Heart si apre con uno strano senso di tranquillità, la calma prima della tempesta, e con il nuovo, nuovissimo point of view di Adrian.
Adrian è un personaggio complesso. In alcuni romanzi, l'aggiunta a metà strada del protagonista maschile spesso stona con la storia principale, dirigendola solo ed esclusivamente sul romance e annoiando a morte il lettore (quelli come me in particolare). Grazie al cielo con la Mead ciò non succede, permettendoci invece di godere della personalità variegata ed estremamente cupa di Adrian, che si presenta come molto diverso dal personaggio che eravamo arrivati a conoscere fino a The Indigo Spell, con ancora più difetti, con ancora più paure. Farcite questa capacità di delineare l'unicità dei suoi protagonisti con la scrittura scorrevole ma mai scontata della Mead, che in pochissimo tempo mi ha trascinata in un vortice che da tempo non provavo - il vortice firmato Mead - che mi ha portata ad apprezzare The Fiery Heart quanto i suoi predecessori, assaporandone il continuo salire del pacing verso l'ansia di quel finale che... Che...
Vi dico solo che non mi sono affatto pentita di aver aspettato la pubblicazione del quinto romanzo della saga prima di leggere questo libro.
Un romanzo che si incastra perfettamente nella serie Bloodlines e crea un ponte tra il build-up degli ultimi capitoli della saga e il gran finale che si prospetta negli ultimi volumi. Capace di introdurre nuovi punti di vista, nuove personalità senza mai risultare scontato. Questa è Richelle Mead, che ormai ho imparato ad amare. Questo è un must per gli amanti del genere Urban Fantasy.
4 gusci su 5.
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