Cerca nel blog

venerdì 31 ottobre 2014

30 Giorni di Libri e Letteratura [Challenge] #24



24. La tua serie preferita.

Ci siamo, siamo sempre più vicini alla conclusione di questa challenge letteraria, a cui sicuramente cercherò un sostituto nel prossimo futuro. Direi che come passatempo è stato divertente e variegato! Se avete qualche sfida da lanciare che potrei raccogliere con piacere, non esitate a commentare e farmi sapere.

Oggi si parla di serie preferite. Una sfida non da poco conto se consideriamo tutte le serie che seguo e ho seguito nei miei anni da lettrice... Anche se penso di sapere come potervi rispondere.

giovedì 30 ottobre 2014

Recensione: The Fiery Heart, di Richelle Mead

Recensione
Titolo: The Fiery Heart (Bloodlines #4)
Autore: Richelle Mead
Editore: Inedito in Italia
Pagine: 420
Sinossi tradotta da me - citare per eventuale uso!
"Sydney Sage è un Alchimista, membro di un gruppo di umani invischiati nella magia, che servono come ponte tra il mondo degli umani e i vampiri. Proteggono i segreti dei vampiri - e le vite degli uomini.
In The Indigo Spell, Sydney è stata costretta a scegliere tra la vita da Alchimista e ciò che il suo istinto e il suo cuore le dicevano. In un momento che i fan di Richelle Mead non dimenticheranno facilmente, ha preso una decisione che ha sconvolto persino se stessa...
Ma la lotta di Sydney non è conclusa. Mentre continua sulla sua strada, si ritrova di fronte a troppe direzioni da prendere allo stesso tempo. Sua sorella Zoe è arrivata, e anche se Sydney vorrebbe starle vicina, troppi segreti le dividono. Collaborare con Marcus ha cambiato il suo punto di vista sugli Alchimisti e Sydney deve intraprendere le prossime scelte con cautela, rimanendo sempre più coinvolta nella magia che sconvolge la vita che era stata cresciuta per difendere. Consumata dalla passione e la vendetta, Sydney combatterà per mantenere segreta la sua vita sotto il costante pericolo di essere esposta agli occhi di tutti - e della rieducazione."


Cari lettori, sapete quanto sia dura concludere la lettura di una serie che ti ha appassionato e hai il terrore non riesca a soddisfare le tue aspettative verso i suoi ultimi volumi? Nel caso la vostra risposta fosse un no - vi assicuro che è una delle cose più difficili da fare ed è anche il motivo per cui solo adesso, dopo mesi e anni di attesa, ho deciso di dare una chance a The Fiery Heart, il quarto volume della saga Bloodlines della Mead.

In TFH, Sydney Sage è alle prese con una vita abbastanza... ehm, movimentata. Divisa tra le sue simpatie per i vampiri - in particolare verso Adrian Ivashkov - e gli alchimisti che non sembrano volerne sapere nulla di quelle "maledette creature della notte", Sydney è alle prese con così tanti segreti da soffocare. Ed è proprio questa una delle note cruciali del romanzo: dopo tre libri di introduzione alla vita che ormai amiamo della nostra protagonista, The Fiery Heart si apre con uno strano senso di tranquillità, la calma prima della tempesta, e con il nuovo, nuovissimo point of view di Adrian.
Adrian è un personaggio complesso. In alcuni romanzi, l'aggiunta a metà strada del protagonista maschile spesso stona con la storia principale, dirigendola solo ed esclusivamente sul romance e annoiando a morte il lettore (quelli come me in particolare). Grazie al cielo con la Mead ciò non succede, permettendoci invece di godere della personalità variegata ed estremamente cupa di Adrian, che si presenta come molto diverso dal personaggio che eravamo arrivati a conoscere fino a The Indigo Spell, con ancora più difetti, con ancora più paure. Farcite questa capacità di delineare l'unicità dei suoi protagonisti con la scrittura scorrevole ma mai scontata della Mead, che in pochissimo tempo mi ha trascinata in un vortice che da tempo non provavo - il vortice firmato Mead - che mi ha portata ad apprezzare The Fiery Heart quanto i suoi predecessori, assaporandone il continuo salire del pacing verso l'ansia di quel finale che... Che...
Vi dico solo che non mi sono affatto pentita di aver aspettato la pubblicazione del quinto romanzo della saga prima di leggere questo libro.

sabato 25 ottobre 2014

Recensione: La Stella Nera di New York, di Libba Bray

Recensione
Titolo: La Stella Nera di New York (The Diviners #1)
Autore: Libba Bray
Traduttore: Donatella Rizzati
Editore: Fazi
Pagine: 585
Prezzo: EUR 14,90
"New York City, 1926. I vetri dei grattacieli risplendono dei bagliori di mille feste animate da balli sfrenati a ritmo di charleston e dal tintinnio delle perle sui vestiti luccicanti. L'alcol scorre a fiumi nonostante i divieti e, a giudicare dall'effervescenza di Manhattan, il mondo sembra destinato a un futuro radioso. È qui che in seguito all'ennesima eccentricità viene spedita dai genitori l'irriverente Evie O'Neill, una ragazza dell'Ohio che non aspetta altro che tuffarsi tra le infinite possibilità offerte dalla metropoli. A ospitarla è lo zio Will, un professore, parente dei Fitzgerald, che dirige il Museo Americano del Folklore, delle Superstizioni e dell'Occulto, detto anche Musco del Brivido: un luogo magico dal fascino decadente, che custodisce nelle sue teche e tra i suoi bui corridoi le tracce del retroterra misterioso dell'America. Ma quando lo sfolgorio della città viene oscurato da una serie di delitti a sfondo esoterico, New York precipita in un vortice di paura ed Evie, che da subito assiste lo zio nella consulenza alla polizia, è chiamata a collaborare alle indagini, anche per quel suo dono di vedere il passato delle persone toccando un oggetto a loro appartenuto. Muovendosi tra fumosi jazz club e bassifondi urbani, scintillanti negozi e sale spettrali, la ragazza s'inoltrerà insieme a molti compagni di strada in un gorgo di eventi evocato dal passato, e che nel passato dovrà essere ricacciato, pena il sopravvento di un antico male oscuro."


Quante volte capita, quando meno ce l'aspettiamo, che il folle desiderio di un romanzo che abbiamo in libreria da secoli (o quasi) inizia ad attanagliarci e, finalmente, decidiamo di dargli la chance - quella chance che poi ci porta ad amarlo dalla prima all'ultima pagina?
A me non capita spesso, ma con La Stella Nera di New York è scoccata quella scintilla, quella fiamma che ti divora lentamente... E sono finita a ringraziare qualsiasi essere superiore me lo abbia fatto acquistare in prima battuta.

La Stella Nera, il cui titolo in lingua originale è The Diviners, è il primo romanzo dell'ultima saga di Libba Bray, autrice diventata famosa grazie al romanzo Una Grande e Terribile Bellezza, primo volume della trilogia di Gemma Doyle (disponibile in Italia per Elliot Edizioni). Ambientato nella New York dei ruggenti anni Venti, è forse da questa ambientazione che ricava i suoi punti di forza più grandi: il lettore, immerso in un mondo in cui tutto è possibile nel 1926, appena prima della Grande Depressione del '29, si ritrova a girare tra le vie della Grande Mela sotto diversi punti di vista - Evie O'Neill su tutti - che con caratteri estremamente diversi e allo stesso tempo affini si muovono tra le feste notturne a suon di jazz, i divertimenti di ogni giorno, la perenne vitalità di una città che ha tutto e può solo ottenere sempre di più, i cui abitanti sono certi di vivere una delle epoche più frizzanti ed esuberanti di sempre, in cui l'occultismo e il soprannaturale cadono a pennello a dipingere una storia inquietante e misteriosa, intessuta abilmente da Libba Bray tra il sottofondo di un sassofono e il grido delle sirene della polizia.
Prendete Evie, la protagonista dai trascorsi ribelli in una cittadina dove tutti conoscono tutto l'uno dell'altro, e inseritela in una città come New York. Ne ricaverete delle belle, ve lo assicuro! Un personaggio che inizia con una immaturità di fondo che in 600 pagine ottiene una maturazione sensazionale. Accanto a lei brillano tutti i protagonisti di una caratterizzazione efficace e mostrata alla giusta velocità, tra cui nel mio cuore si sono imposti Theta e Memphis, due personaggi che insieme con molti altri ho il sentore avranno molto altro da raccontare nei prossimi volumi della storia.

venerdì 24 ottobre 2014

30 Giorni di Libri e Letteratura [Challenge] #23




23. Un libro che odiavi, ma ora ami. Cos'è cambiato?

Ventitreesimo appuntamento con la challenge "30 Giorni di Libri e Letteratura", che ormai persiste su questo blog da... ehm, diversi mesi. Tra pause volontarie e forzate, siamo giunti all'ultima parte dei 30 giorni che si sono protratti per una buona novantina, con una puntata dedicata a un libro che abbiamo odiato e poi amato, una storia piena di afflizione insomma, il cui termine è stato coniato tempo fa da una fellow blogger: amodio.
Quali libri abbiamo amodiato?
Vi prego - concedetemi la licenza poetica per "amodio".


Shatter Me, di Tahereh Mafi

martedì 21 ottobre 2014

Anteprima: Tempesta, di Lilli Gruber da domani in libreria!

Cari lettori,
Come state? La sottoscritta è stata un po' assente nell'ultimo periodo... Credetemi, non è per mia volontà ma per colpa di quell'orribile realtà chiamata "sessione d'esami". La sessione d'esami mi travolge, quindi sono meno presente del solito - ma! C'è un ma, come poteva non esserci? Sono tornata dopo aver ricevuto la segnalazione della pubblicazione imminente (domani) di un libro che ha immediatamente catturato la mia attenzione. Da cui, sono venuta a parlarvene con un post apposito. Sto parlando di Tempesta, di Lilli Gruber!

«Questo libro è un attacco all’intolleranza. Un appello a trovare il coraggio
di ammettere che in ogni tragedia collettiva esiste una responsabilità individuale.
È più intensamente mio di qualsiasi altra cosa io abbia mai scritto,
è un’esplorazione personale del peggiore incubo della nostra memoria collettiva.»

Sono le parole con cui Lilli Gruber presenta il suo nuovo libro
dopo il successo di Eredità uscito per Rizzoli nel 2012
(160.000 copie in 16 edizioni)


Titolo: Tempesta
Autore: Lilli Gruber
Editore: Rizzoli
Pagine: 394
Prezzo: EUR 19,00

«Mi chiamo Hella, Hella Rizzolli, e la mia voce viene dal passato». Quel passato è il 1941, in un’Europa in cui il nazismo dilaga vittorioso assoggettando un Paese dopo l’altro. Hella crede ancora nel Führer, ma lui le sta strappando ciò che ha di più prezioso: Wastl, il suo fidanzato, che parte per il fronte dopo un’ultima settimana d’amore a Berlino. Sul treno che riporta Hella a casa c’è anche un giovane falsario, Karl, che in fuga da una Germania ormai troppo pericolosa per i nemici del regime ha deciso di rifugiarsi in Sudtirolo. Ma nemmeno quella terra chiusa tra le montagne è al sicuro dalle tempeste della storia: nei quattro anni successivi, che devasteranno il mondo, l’orrore del nazismo e la realtà della guerra arrivano anche qui, culminando nell’occupazione da parte dei tedeschi nel 1943. Hella e la sua famiglia sono costretti ad abbandonare le loro illusioni, e Karl a confrontarsi con il Male. In questo nuovo episodio della storia della sua Heimat e della sua famiglia, cominciata con Eredità, Lilli Gruber riprende le fila della vita di Hella, la sua prozia, per seguirla attraverso gli anni cruciali della Seconda guerra mondiale: dall’apertura del fronte orientale alla lunga campagna italiana degli Alleati. Un viaggio della memoria e dell’immaginazione che combina ricerca, interviste e avvincente fiction, costruendo un libro che ha il respiro della grande Storia e il passo della narrativa d’avventura. Nella parabola di Hella e di Karl si disegna la tragedia di un popolo, quello sudtirolese, e di un intero continente, intrappolati tra due regimi sanguinari e prigionieri di un dilemma: salvarsi la vita, o salvarsi l’anima?

***

venerdì 17 ottobre 2014

Recensione: Le Soglie del Buio, di Virginia De Winter

Recensione
Titolo: Le Soglie del Buio
Autore: Virginia De Winter
Pagine: 68
"Dopo la sconfitta del Presidio, la pace sembra tornata per le vie della Vecchia Capitale e nelle Nationes del Continente ma, quando la Principessa Sophia Blackmore intraprende un viaggio per Altieres, strane coincidenze le ricordano che altre insidie si muovono intorno a lei e la costringono a temere di nuovo per la propria sicurezza. Sogni e presagi la riportano ai giorni in cui forze oscure minacciavano la sua vita e le sorti del suo regno. Nella Vecchia Capitale, però, le vicende sembrano suggerire che, questa volta, il pericolo provenga dalla remota e selvaggia Nalvalle."


"Mi chiede la realizzazione di questo," continuò Bryce pensoso, indicando uno dei fogli. "Possiamo sicuramente trovare un artigiano che l'accontenti."
"Lo scheletro, signore?"
"No, Morton, il parasole."
"Avevo compreso, Milord. Era una facezia, Milord."
Bryce lo guardò con sincero allarme. "Morton, sembra che tu abbia preso il vizio, davvero."
Il maggiordomo ebbe un'espressione contrita. "Temo di sì, mio signore. Non è divertente."


Se qualcuno di voi conoscesse il modo per disintossicarsi da Virginia De Winter, una piccola parte di me vorrebbe quasi che mi diciate come fare. L'altra parte, invece... Assolutamente no. Non voglio separarmi dalla sua scrittura, da Aldenor, da Altieres. Sono innamorata, cari lettori. È ufficiale. E ne voglio ancora.

Le Soglie del Buio è l'ultima novella pubblicata fino a ora sulla serie Black Friars, che fa anche ben sperare per possibili sequel. Focalizzata sulle figure di Sophia e Gabriel, due dei personaggi che ho più amato della serie principale fino alla fine, la novella li vede in viaggio verso Altieres, quella terra che tanto è stata menzionata nei precedenti romanzi ma mai approfondita a dovere. Ora, anche se con pochi sprazzi di colore dati dalle descrizioni della De Winter, abbiamo finalmente l'occasione di visitare questa terra, che con pochi capitoli è riuscita a farmi desiderare di averne ancora e ancora e ancora.
Non penso avrò mai più abbastanza della De Winter.

"Axel, ho appena fatto ridipingere quelle porte," disse Bryce in tono cordiale. "Ti chiedo, pertanto, di aprirle con meno foga."

giovedì 16 ottobre 2014

30 Giorni di Libri e Letteratura [Challenge] #22



22. Un libro che amavi, ma ora non più. Cos'è cambiato?

È difficile cambiare idea su un libro letto, ma può capitare. Anche a me, lo ammetto, è successo... Più di una volta. Quando dopo aver letto un romanzo finisci per adorarlo alla follia ma passa il tempo, passano i mesi di attesa per un ipotetico sequel, e la felicità sfocia, diventa qualcosa di più apatico e scopri fuori dal nulla di non amare più quella storia, quei personaggi. Certo, magari leggerai comunque il libro successivo, ma non sarà più la stessa cosa. Ammetto questo sia uno dei motivi per cui a volte aspetto la conclusione di una serie prima di poterla leggere - mi piace viverle al momento, più intensamente.

Un esempio? A me è successo con una storia in particolare che tantissimi amano - ma io proprio no. Qual è?


Shadowhunters: Le Origini - L'angelo, di Cassandra Clare

lunedì 13 ottobre 2014

Recensione: Sentinel, di Jennifer L. Armentrout

Recensione
Titolo: Sentinel (Covenant #5)
Autore: Jennifer L. Armentrout
Editore: Spencer Hill Press
Inedito
Pagine: 297
"È un giorno bellissimo per una guerra.
Mentre il mondo dei mortali cade in un caos "divino", Alexandria Andros deve superare la sconfitta che l'ha lasciata sconvolta e dubbiosa delle proprie abilità per concludere una volta per tutte questa guerra.
E con tutti gli ostacoli tra Alex e il suo lieto fine con Aiden St. Delphi, entrambi dovranno affidarsi a un nemico micidiale in un viaggio negli Inferi per liberare uno degli dei più pericolosi di sempre.
In questo incredibile finale della saga Covenant, Alex dovrà affrontare una scelta terribile: la distruzione di tutto ciò a cui tiene... o di se stessa."


Il quinto volume è stato pubblicato e io, dopo mesi e mesi di attesa, l'ho letto e ho concluso una volta per tutte la saga Covenant, di Jennifer L. Armentrout. Un'altra storia che finisce, tanti ricordi per cui difficilmente la dimenticherò grazie anche a un finale soddisfacente e ben scritto, in pieno stile Armentrout ma anche in pieno stile Covenant - la migliore saga di questa autrice, fino a ora.

Avevamo lasciato Alexandria Andros dopo uno scontro a dir poco brutale contro Ares, il dio della guerra, che ha lasciato il segno su tutto il corpo della ragazza. La guerra è ormai alle porte e niente è più come prima, forse ancora più che in Apollyon, il quarto romanzo della serie. In Sentinel, sin dalla prima pagina una cosa è palese, quasi tangibile: siamo agli sgoccioli. Tanto agli sgoccioli che l'intera storia scorre lenta ma con costanza, arrivando al climax finale e lasciando nel suo cammino non poche sofferenze, tutte dovute ad alcuni momenti inaspettati che la Armentrout ha deciso di scrivere, diversamente da come noto tenda a fare nei suoi ultimi romanzi. La saga Covenant rimane fino alla fine, per fortuna, la storia in cui Jennifer ha deciso di prendersi più libertà, sfidando e appassionando fino all'osso lettori come me con decisioni non sempre semplici, ma di cui la storia ha beneficiato. Dopo un periodo in cui io e la Armentrout non siamo andate molto d'accordo, tornare nella testa di Alex mi ha ricordato cosa mi avesse attirato di quest'autrice, in primo luogo, e mi dà speranza per i prossimi suoi romanzi (in particolare The Returned, l'inizio della nuova saga ambientata nel mondo degli dei), che spero possano contenere un po' della magia che mi ha lasciata felice di aver letto la storia di Alexandria e Aiden.

Cosa dire? Sentinel è scorrevole come tutti i suoi predecessori, forse solo più piccolo di alcuni di loro. Dal mio punto di vista rimane lungi dal raggiungere i livelli del secondo romanzo della serie, Pure, o di Deity, il terzo libro, ma conferma un finale adatto alla storia che la Armentrout aveva intessuto fino ad ora, che avrebbe forse richiesto un volume in meno di quello che effettivamente abbiamo avuto occasione di leggere, ma che comunque ha fatto la sua bella riuscita con svolte inaspettate e vecchi personaggi tornati ad appassionare. Uno in particolare - Seth - ha finalmente fatto breccia nel mio cuore, motivo per cui non vedo l'ora di divorare il romanzo scritto su di lui. Meriterà? Riuscirà ad appassionarmi? Lo spero, perché il mondo di Alex è una fiamma che difficilmente si spegnerà, nel mio cuore.

sabato 11 ottobre 2014

30 Giorni di Libri e Letteratura [Challenge] #21




21. Il libro che più ti ha traumatizzato/a.

Se vi dicessi che quest'ultima settimana è stata leggera, sarebbe una gran bella (brutta) battuta. Ma dopo le fatiche arriva come sempre il piacere di parlare un po' di libri sul blog! E pensando a cosa poter scrivere... Mi sono ricordata di avere una challenge da concludere. Siamo ora al ventunesimo appuntamento - ce ne mancano pochissimi. E oggi parliamo di un libro in particolare: un romanzo che ci ha traumatizzati.

Ho pensato a quale titolo citare per un po' e sono giunta alla conclusione che tra i vari romanzi che mi hanno traumatizzata, dovrò concedere il premio a...

 

L'eleganza del riccio, di Muriel Barbery
Mockingjay, di Suzanne Collins

venerdì 3 ottobre 2014

Anteprima: Silver - La Porta di Liv, di Kerstin Gier dal 6 Novembre in libreria!

Le belle notizie, ogni tanto, non si fanno attendere. Dopo una giornata - più di una, ma non divaghiamo - di sofferenze e impossibilità a perdermi nella lettura di libri che non siano quelli universitari, torno a casa e trovo una novità di quelle che risollevano il cuore di qualsiasi lettrice accanita: una delle serie che stavo attendendo con ansia si appresta a tornare tra le nostre braccia! Il secondo volume della Trilogia dei Sogni, Silver - La Porta di Liv, di Kerstin Gier.


Titolo: Silver, La Porta di Liv
Autore: Kerstin Gier
Editore: Corbaccio
Pagine: 380
Pubblicazione: 6 Novembre 2014

Liv è sconvolta: Secrecy, la misteriosa autrice del blog più frequentato della scuola, conosce i suoi segreti più intimi. Come è possibile? E cosa le nasconde Grayson, il suo «fratellastro» da quando la mamma di Liv è andata a vivere con il padre di lui, trascinando anche Liv e la sorellina Mia in questa nuova avventura? Ma soprattutto, quale presenza oscura si aggira nottetempo negli infiniti corridoi del mondo dei sogni di Liv, un mondo che incredibilmente condivide con altre persone? E cosa significano gli improvvisi episodi di sonnambulismo di Mia? Incubi, misteriose apparizioni, cacce notturne, non favoriscono certo i sonni di Liv che di giorno, inoltre, è alle prese con una nuova famiglia decisamente complicata anche se con personaggi molto intriganti a partire da Henry per arrivare alla vecchia nonna. E con il fatto che ci siano in giro parecchie persone che hanno ancora dei conti in sospeso con lei, di giorno e di notte…