Cari lettori,
L'intervento di oggi nasce da un pensiero casuale e un argomento su cui ragiono da un po', che la maggior parte di voi sicuramente conosce. Magari avete anche provato sulla vostra pelle il funzionamento di questo famoso "processo", di cui discuterò a mio modo, ma qua proverò a dire la mia! Per qualsiasi commento o aggiunta che vorreste fare, potrete inserirli in basso e saranno bene accetti.
Il processo di scrittura, è questo il concetto introdotto dal titolo del post, in particolare la fase "prima di iniziare a scrivere".
Partiamo dal fatto che quest'intervento sarebbe in teoria il primo di una serie di un non precisato numero di post in cui volevo parlare della scrittura. Cielo vuole che mi sia capitata a portata di mano una lista composta da momenti essenziali, con cui concordo abbastanza. La terrò come riferimento? Sì, almeno all'inizio, in modo da poter introdurre il discorso.
Ricordate che qui parlerò di cosa, secondo me, serve per scrivere una storia. Se avete altre idee e pensieri, commentate pure! Ma tenete a mente che questo intervento sarà molto personale.
Partiamo quindi dal primo momento:
- DECIDI PERCHÈ VUOI SCRIVERE E PER CHI.
In sostanza la lista elenca diversi momenti aventi più punti. Il primo è PRIMA DI SCRIVERE, che raccoglie i punti qui sopra, mettendo al primo posto "decidi perché vuoi scrivere e per chi".
"Nel 1967 non sapevo che genere di storia sarebbe stata la mia, ma non era importante; confidavo di capirlo quando l'avessi incrociata per la strada. Avevo diciannove anni ed ero presuntuoso. Di certo presuntuoso abbastanza da credere di poter concedere un po' di tempo alla mia musa e al mio capolavoro (perché ero certo che sarebbe stato un capolavoro)."
(...)
"Io credo che ci siano due tipi di romanzieri, nei quali è incluso quell'abbozzo che ero io nel 1970. Quelli inclini all'aspetto più letterario o <<serio>> esaminano ogni possibile soggetto alla luce di questo interrogativo: che significato può avere per me scrivere questa storia? Quelli il cui destino è di scrivere anche romanzi popolari si porranno prevalentemente una domanda molto diversa: che cosa può significare per gli altri che io scriva questa storia? Il romanziere <<serio>> cerca risposte e interpretazioni per sé, il romanziere <<popolare>> cerca un pubblico. Entrambi sono egualmente egoisti."